L’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus esprime il proprio cordoglio alla vedova Grazia Lodeserto, pittrice di fama internazionale, ai figli Antonio e Barbara, attrice di teatro e validissima formatrice, e a tutta la famiglia Amodio.
Giovanni Amodio, nell’estate del 2005, incontrò e conobbe un allora diciottenne Luigi Pignatelli durante le registrazioni di una trasmissione prodotta da BlustarTv. Ebbe modo di leggere qualche pagina del libro “Pagine di Diario”, pubblicato nel maggio di quello stesso anno su consiglio di Angelo Lippo (anch’egli scomparso diversi anni fa), e, con generosità e professionalità, presentò al giovanissimo autore critiche costruttive ed elargì suggerimenti. Si rincontrarono un paio di mesi dopo, nell’ambito della rassegna letteraria allora promossa dal Teatro Padre Turoldo e nacque un sodalizio artistico e umano.
Luigi Pignatelli “entrò a bottega” da Amodio e ne diventò allievo. Lavorarono a stretto contatto, nell’ambito di mostre e rassegne visive e teatrali su tutto il territorio nazionale, in particolare nel Lazio, presso la struttura sapientemente gestita dalla Compagnia Le Nuvole Teatro di Barbara Amodio e Gianni Afola. Nel 2007 Giovanni Amodio curò la seconda opera edita di Pignatelli, “Anima di Latta”, testamento del grande maestro per l’allora ventenne poeta paragonato a Rimbaud. Amodio seguì la formazione e le attività di Pignatelli per lunghi anni e lo coadiuvò nei primi anni dei laboratori promossi dalla Hermes Academy, di cui era socio onorario.
L’ultimo incontro risale allo scorso 26 maggio, durante la mostra sui classici shakespeariani di Grazia Lodeserto, presso la sede universitaria in Via Duomo, nel centro storico di Taranto, in occasione della quale Pignatelli redasse una dedica profetica sul libro degli ospiti.
Sempre presente in commissione esterna durante gli esami trimestrali degli allievi della Hermes Academy, Giovanni Amodio lascia un vuoto incolmabile nel panorama artistico tarantino, pugliese e nazionale e, soprattutto, nei cuori di tutti coloro i quali ha aiutato a crescere artisticamente e umanamente e nella città di Taranto, che ha perso il più grande maestro che abbia mai avuto negli ultimi decenni.
Sulla bacheca facebook dell’attore e scrittore Luigi Pignatelli, impegnato nella quinta edizione de “L’Isola che Vogliamo”, leggiamo: “Questo è stato lo spettacolo più triste della mia vita. Mentre una mia collega era in scena ed io dietro le quinte, mi è giunta una notizia davvero brutta. Giovanni Amodio, il mio maestro, la persona a cui tutto devo, oggi pomeriggio si è spento a causa di un arresto cardiaco. Ho voluto comunicare al nostro pubblico in Via Nova, con voce spezzata e occhi rivolti verso il cielo, quanto avevo appena appreso ed è partito un applauso pieno. Ciao, Gianni! Ti voglio un mondo di bene. Se oggi sono qualcuno, è grazie a te che tutto mi hai insegnato. Solo ora, seduto sui gradini della postierla, mi è concesso di piangere.” E ancora: “Mentre in via NovaLe Tre Cordeeseguono il brano Ma che freddo fa di Nada, ripenso al nostro primo incontro negli studi di BlustarTv nel 2005, alle giornate trascorse nel tuo studio, alle mostre, alle letture che mi chiedevi di fare, ai nostri viaggi per l'Italia, alle nostre litigate, alla nostra Anima di Latta, al tuo affetto paterno, alle mie mancanze, alla tua presenza, ai tuoi abbracci. Ti voglio un mondo di bene, mio maestro d'arte e di vita. Ma questa vita cos'è se manchi tu.”