ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 31 Luglio 2017 00:00

Il muso duro del ministro Calenda sull'affaire Fincantieri-Stx

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Sulla vicenda Fincantieri-Stx l'Italia non fa passi indietro. A tre giorni dal vertice tra il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, e i ministri italiani dell'Economia e dello Sviluppo economico, Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda, il governo conferma la scelta della fermezza.

"Non c'è verso che noi accettiamo il 50%", cioé meno di quanto avevano i vecchi proprietari coreani, "è una questione di dignità, non ci muoviamo di un millimetro", spiega a muso duro Calenda. Il governo ritiene di avere tutte le ragioni dalla propria parte e non manca chi fa osservare che la posta in gioco sul tavolo Fincantieri va oltre il destino delle due aziende. Le decisioni francesi, ha chiarito nei giorni scorsi il ministro della Difesa Roberta Pinotti "mettono in dubbio l'idea di difesa europea". E, prima di tutto, l'integrazione tra la parte militare di Fincantieri e Naval Group. 

"Rischia di perdere tutta l'Europa"

La decisione annunciata dalla Francia di nazionalizzare temporaneamente i cantieri Stx per bloccarne l'acquisto da parte di Fincantieri, spiega ancora Calenda, "è una cosa seria, che mette in gioco come si sta insieme in Europa. Non è un lavoro sull'economia ma sulla modernita'" e chi "rischia di perdere" è "tutta l'Europa". Il ministro precisa comunque che il Governo non intende rispondere all'intervento francese su Stx nazionalizzando Telecom: sarebbe "una fesseria", dice, "e non si risponde a una fesseria con una più grossa".

Le ragioni (interne) della scelta di Macron

Non è però da escludere che, anche sotto la pressione dell'opinione pubblica, l'Italia adotti una posizione meno disponibile verso lo 'shopping' francesenel nostro Paese. L'atteggiamento di Emmanuel Macron, evidenzia la stampa transalpina, punta a rassicurare quei suoi concittadini che vedono con sospetto un ex banchiere, europeista e sostenitore dell'economia di mercato, sedere all'Eliseo. Una retromarcia sarebbe uno smacco politico grave. Per il momento, però, alternative a Fincantieri per salvare i cantieri di Saint Nazaire in amministrazione controllata non sembrano esserci. Martedì' Le Maire, prima di partire per Roma, incontrerà il presidente della Regione Loira e una ventina di imprese locali che si dicono interessate a entrare nel capitale di Stx, ma il progetto appare al momento indefinito. 

Un'acquisizione in due tempi?

Per questo ora si parla anche di un'acquisizione in due tempi: a Fincantieri andrebbe subito il 50%, con la possibilità di crescere e assumere il controllo di Stx dopo una verifica delle garanzie offerte sul versante occupazionale e sulla sicurezza del 'know how'. Come già è accaduto nel recente passato, si potrebbe discutere di un diverso assetto azionario. Tutte ipotesi che comunque non trovano riscontri tra i giocatori in partita. A crescere, per il momento, è la preoccupazione dei lavoratori di Saint-Nazaire che, dopo mesi di aste e liquidazioni, ancora non riescono ad avere chiarezza sul loro destino.(agi)

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