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Lunedì, 31 Luglio 2017 16:05

Venezuela al voto, ancora sangue: almeno 15 morti

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Sono almeno 15 le vittime delle violenze esplose ieri in Venezuela durante le elezioni per l'Assemblea Costituente. Lo riferisce il leader dell'opposizione Henrique Capriles, mentre il procuratore di Stato ha dichiarato che sono otto i morti confermati.

Capriles ha parlato di un "giorno nero" e ha accusato il presidente Nicolas Maduro per quella che definisce un'"ambiziosa malattia". "Scene di tumulti" sono state riportate da diverse città in tutto il paese. Almeno sette guardie nazionali sono state ferite in un attacco nella capitale Caracas.

In 8,1 milioni, pari a un'affluenza del 41,53%, i venezuelani che hanno partecipato ieri al voto, ha annunciato la presidente del Consiglio nazionale elettorale (Cne) venezuelano, Tibisay Lucena. "Il tasso di partecipazione è stato alto e sorprendente, con il 41,53% degli elettori del Venezuela che ha votato, pari a 8.089.320 votanti'', ha detto nel corso di una conferenza stampa nella sede centrale del Cne a Caracas.

Secondo l'opposizione, tuttavia, solo 2,48 milioni di persone, dei 19,4 milioni che hanno diritto di voto nel paese, si sono recati alle urne, etichettando il risultato "la più grande frode elettorale nella nostra storia". Tra i membri eletti figura la moglie del presidente Nicolás Maduro, Cilia Flores, e il secondo uomo del chavismo, Diosdado Cabello.

"Si tratta del voto più importante che la rivoluzione abbia mai avuto in 18 anni di storia", ha commentato il presidente venezuelano Nicolás Maduro. In un discorso in Plaza Bolivar, a Caracas, dopo i risultati, Maduro ha detto che la Costituente è nata con "grande legittimazione" popolare e ha salutato i membri dell'organismo che nelle prossime ore prenderanno il "comando" del Venezuela con pieni poteri. "Abbiamo la Costituente, arrivata dalla mano del paese. I venezuelani questa domenica hanno dato una lezione di coraggio e valore", ha affermato Maduro, anticipando che se l'opposizione seguirà nella sua "pazzia", con le sue proteste contro il Governo, alcuni dei suoi dirigenti "finiranno in una cella ed altri in un manicomio".

La condanna degli Usa - Gli Stati Uniti condannano duramente il voto per la creazione di una Assemblea costituente in Venezuela, concepita per rimpiazzare l'Assemblea Nazionale legittimamente eletta e per minare il diritto del popolo venezuelano all'autodeterminazione", prospettando "forti e veloci azioni" contro il governo del presidente Maduro. In una nota la portavoce del Dipartimento di Stato americano, Heather Nauert, afferma che gli Usa si dichiarano "al fianco del popolo del Venezuela e dei loro rappresentanti costituzionali, nella loro volontà di ripristinare una democrazia piena e prospera". Quindi, aggiunge la portavoce a nome degli Stati Uniti, "continueremo ad assumere azioni veloci e forti contro gli architetti dell'autoritarismo in Venezuela". "Condanniamo l'uso della violenza da parte del regime Maduro contro i cittadini che esercitano i loro diritti alla libertà di espressione, associazione e pacifica riunione", ha aggiunto la dichiarazione, dicendo che Maduro ha "messo da parte le opinioni e le aspirazioni del popolo venezuelano". (adnkronos)

 

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