La mia memoria lo ascrive ad una delle stupidaggini compiute da Mitterrand quando negli anni ottanta la Francia diede ampia ospitalità a tanti terroristi [che ebbi modo di conoscere anche personalmente e segnalai ai tempi di Pertini (un agente mi venne ad interrogare e riferii quanto sapevo)].
Lo stragista Cesare Battisti, condannato a due ergastoli per quattro assassinii politici in Italia, sfuggì al carcere grazie alla dabbenaggine dell’ultimo monarca socialista che gli ha consentito di diventare uno scrittore anziché stare in galera per assassinio.
È stato arrestato nei giorni scorsi mentre cercava di espatriare in Bolivia perché non si sentiva protetto dalla colossale stupidaggine compiuta da Lula da Silva, il presidente del Brasile che gli diede l’immunità che tuttora lo tutela.
Il fermo attuale è stato compiuto per il reato di esportazione illegale di valuta.
Dunque, l’articolo di la Repubblica sfotte Di Maio perché ha collegato il terrorista allo stragismo e non al personale puntuale assassinio politico. Io, che godo quando viene sottolineata l’ignoranza di questo pivello (che non sa dove si trova il Venezuela), accuso di ignoranza madornale chi ha titolato: Da Di Maio gaffe sul caso Battisti: "Giustizia per gli anni dello stragismo". La gaffe, mi pare ovvio, è giornalistica.
Questa volta il politico non ha sbagliato. Dunque: il tempo annebbia la memoria dei giornalisti.
La giustizia dello Stato italiano può sperare di compiersi finalmente.
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