Le parole di monsignor Vito Angiuli non si prestano ad interpretazioni: vi è la condanna totale per una pratica di ricerca del petrolio nei nostri mari che andrebbe a deturpare bellezza e paesaggio, valori fondamentali per il turismo pugliese, e su cui invece ostinatamente il governo nazionale continua imperterrito ad andare avanti”.
Lo dichiara il senatore Dario Stefàno commentando la posizione dei vescovi salentini sulle trivelle contenuta in un documento e ribadita ieri per voce di monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, a radio Vaticana.
“Non possiamo accettare più – evidenza Stefàno – che il nostro territorio, come sostengono anche i nostri vescovi, venga trasformato in una pattumiera e che il nostro sistema economico ed il turismo siano compromessi per sempre, per scelte che nulla hanno a che fare con le strategie di sviluppo per la crescita dei nostri territori".
“Bene dunque ha fatto il presidente Emiliano – conclude Stefàno- ad impugnare i decreti del governo, perché questo riaccende la speranza che la via di sviluppo scelta dalla Puglia sia rispettata. E pazienza se a farlo, come noi a questo punto speriamo, sarà la magistratura e non la politica”