Elezioni, Stefàno: “Un piano speciale per l’Agricoltura per incentivare la nascita di start up di giovani”
“Voglio rendere la Puglia un grande laboratorio a cielo aperto con l’obiettivo di un’agricoltura moderna, di un comparto giovane e multifunzionale”. Lo dichiara Dario Stefàno, candidato al Senato per il centrosinistra al Collegio uninominale Lecce – Francavilla e per il Partito Democratico come capolista al collegio plurinominale Puglia Sud.
“Quando mi sono occupato per la prima volta di agricoltura da assessore regionale – prosegue - sul settore pendeva una percezione ancora negativa, vissuto soprattutto dalle giovani generazioni come qualcosa da cui fuggire. Negli anni siamo riusciti a invertire quel fenomeno: tantissimi giovani hanno scelto la terra, sono diventati i nuovi agricoltori, iniziando concretamente quel ricambio generazionale che è essenziale e che non si è più fermato.
La Puglia, peraltro, ha una ricchezza di biodiversità straordinaria, che abbiamo il dovere di difendere, investendo in innovazione e ricerca. La grande opportunità per l’agricoltura passa, infatti, dalla capacità di affiancare tecnologia e sostenibilità̀. Penso ad un Piano speciale che abbia l’obiettivo di incentivare la nascita di startup di giovani che intendono investire nel settore dell'agricoltura e dell'agroalimentare. Un piano che irrori il settore di linfa giovane, capace di prospettare soluzioni veramente innovative, di cui ho discusso a lungo con diversi esponenti delle associazioni di categoria del comparto che condividono con me quest’idea.
Vogliamo far emergere il talento delle nuove generazioni e l'esperienza delle vecchie, vogliamo offrire un'opportunità di sviluppo per un intero territorio. Se penso alla Puglia e ai tanti ragazzi che la Regione ha formato e fatto studiare, penso a un capitale inestimabile che va valorizzato. Startup non significa solo innovazione tecnologica, vuol dire anche innovazione sociale e organizzativa, qualità, ecologia e cultura.
Significa accompagnare la nostra agricoltura verso una più completa multifunzionalità e una indispensabile sostenibilità, capace di assolvere a più compiti: riconversione ambientale, turismo, cultura, sociale”.
CS GRAVAME «”INSIEME” per incentivare la crescita economica sostenibile, duratura, inclusiva e lavoro dignitoso per tutti.»
L’obiettivo di “INSIEME” è produrre più ricchezza e non inquinare, attraverso lo sfruttamento di alte tecnologie e soprattutto di idee innovative e vale ancora di più in Puglia e per il capoluogo jonico in cui vivono circa settantamila disoccupati/inoccupati e vi è la crisi dell’Ilva.
Ritengo siano necessari un piano di formazione e riconversione professionale ed investimenti specifici che mirino a creare nuova occupazione e a ricollocare maestranze nel campo dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati in modo da rilanciare l’edilizia, della messa in sicurezza del territorio, considerati gli eventi luttuosi accaduti più volte nel versante occidentale, della tutela e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali, della promozione di sistemi di trasporto sostenibili e del completamento dei lavori per il porto di Taranto e per la retroportualità, dell’agroalimentare.
Bisogna tutelare le imprese e i lavoratori che sono stati danneggiati dall’inquinamento (mitilicoltori e allevatori, ma anche operatori turistici) e sostenere la coltivazione della canapa visto che la filiera di trasformazione è già presente nella provincia di Taranto e in altre zone della Puglia e che è possibile usare questa pianta o suoi derivati in molti modi (bioedilizia, abbigliamento, alimentazione).
Vanno tutelate le imprese locali prevedendo:
- forme di microcredito per le botteghe artigiane
- lotta all’abusivismo commerciale
- collaborazione con gli sportelli antiraket
- valorizzazione di iniziative per il decoro urbano
- per le aree SIN sgravi fiscali sulla base di accordi nazionali e attivazione della “No Tax area” per almeno 5 anni, come previsto nel programma nazionale di “INSIEME”.
In particolare per Taranto servirà a favorire il rilancio delle attività commerciali e delle attività artigianali legate alla risorsa mare (cantieristica e attività marinare, pesca da diporto, pesca sportiva e mitilicoltura...), anche per rivitalizzare il centro urbano e la Città Vecchia. Non bisogna però trascurare la conservazione dell’ecosistema naturale presente nel territorio del capoluogo jonico, nonostante l’inquinamento e quindi vanno tutelate l’oasi La Palude e le altre aree protette esistenti e quelle in via di riconoscimento.
Dobbiamo riprogettare il futuro della provincia di Taranto secondo la logica dell’economia sostenibile.
Fulvia Gravame
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