Con un’inflazione giornaliera del 2,4%, la valuta del paese, il bolivar, è precipitata di circa il 98% nel corso degli ultimi 12 mesi riporta Dw. L’opposizione accusa il governo Maduro della massiccia crisi economica. Anni di cattiva gestione hanno portato a una diffusa carenza di cibo e medicinali, e hanno causato il de facto fallimento di un paese ricco di petrolio e della sua compagnia petrolifera di Stato, la Pdvsa. Nicolas Maduro, e il suo governo, hanno affermato che le sanzioni statunitensi e gli speculatori finanziari hanno causato l’aggravarsi della crisi economica negli ultimi mesi.
Resta il fatto che l’iperinflazione sta devastando i venezuelani, i cui stipendi spesso non sono sufficienti per pagare un pasto al giorno. A maggio, un chilogrammo di carne costava circa 2 milioni di bolivar. Ma lo stipendio mensile di un chirurgo è inferiore a 6 milioni di bolivar. Preoccupato dal crescente malcontento, il governo Maduro ha quasi raddoppiato il salario minimo a maggio, portandolo a 2,5 milioni di bolivares al mese.
Di fatto l’aumento ha solo causato l’aumento dell’iperinflazione, perché i consumatori si sono precipitati ad acquistare i pochi prodotti disponibili nei negozi e quindi hanno aumentato ulteriormente i prezzi. Il Fondo Monetario Internazionale ha previsto che l’iperinflazione del Venezuela sarà superiore al 13.800 per cento quest’anno, ma alcuni legislatori credono che potrebbe arrivare almeno al 100.000 per cento e forse al 300.000 per cento. (Graziella Giangiulio - AGC)
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