Vi invito a leggere attentamente le motivazioni della sentenza Stato-mafia, che oggi narrano: “Berlusconi era pronto a scarcerare i mafiosi” a pag. 8 de la Repubblica.
“Soltanto Silvio Berlusconi, quale presidente del Consiglio – scrive la Corte d’assise di Palermo – avrebbe potuto autorizzare un intervento legislativo quale quello che fu tentato con l’approvazione del decreto legge del 14 luglio 1994 numero 440 e quindi riferirne a Dell’Utri, per tranquillizzare i suoi interlocutori”, ovvero i mafiosi. I giudici di Palermo non hanno dubbi. Non solo Berlusconi sapeva dei contatti fra Dell’Utri e Cosa Nostra”. Non solo, il fidato Dell’Utri “riferiva quanto di volta in volta emergeva dai suoi rapporti con l’associazione Cosa Nostra mediati da Vittorio Mangano”, lo stalliere di Villa Arcore negli anni Settanta. Berlusconi provò a fare una legge che piaceva tanto ai mafiosi: il provvedimento noto come “il decreto Biondi”, che ufficialmente si occupava di corruzione e concussione, in realtà conteneva una piccola e devastante norma che modificava il codice di procedura penale. E l’arresto per i boss non sarebbe stato più obbligatorio in assenza di “esigenze cautelari”.
Voi siete nati quando nacquero le escort. Io, invece, nacqui al tempo delle puttane, (così dalla notte dei tempi. Da quando la potta divenne un passaggio a pagamento).
Voi avete ancora la possibilità di scelta. Potete giudicarvi all’avanguardia, col primo governo senza guidatore, impegnato a far cedere chi controlla la cassa, Tria.
Potete preoccuparvi e riprendervi la guida in mano per spendere lo stretto necessario scegliendo chi merita.
Io vi invito ad osservare il profetico Il porcile di Pier Paolo Pasolini. Previde l’epoca che noi stiamo vivendo almeno da 26 anni.