Gli attacchi pretestuosi al vescovo Filippo Santoro dopo la marcia per i diritti senza confini che si è tenuta venerdì scorso a Taranto, non fanno altro che rinforzare la fiducia che nutriamo nel nostro Pastore che, come gli scout di Taranto e provincia, ha voluto schierarsi apertamente al fianco degli ultimi esattamente come il Vangelo ci insegna.
Vogliamo far sentire forte il nostro abbraccio a Monsignor Santoro e ringraziarlo per il coraggio che ha saputo trasmetterci in questi anni a difesa di una terra martoriata: la guida della chiesa tarantina è stata nei momenti più travagliati, un vero e proprio pilastro istituzionale e morale. Monsignor Santoro, sui tanti temi che affliggono Taranto come la difesa dell'ambiente e del lavoro, la rinascita della città vecchia e l'accoglienza degli ultimi senza distinzione di razza o colore, è stato per noi un esempio.
Gli scout di Taranto e non solo, in silenzio, hanno prestato in questi anni il proprio servizio, gratuito e appassionato, nei centri di accoglienza per i migranti, per i senza fissa dimora, il centro notturno «San Cataldo Vescovo» a Palazzo Santa Croce in città vecchia che proprio Monsignor Santoro ha fortemente voluto, e continueranno a farlo anteponendo a ogni altro interesse il rispetto per la dignità umana e la volontà di «aiutare gli altri in ogni circostanza» come recita la nostra promessa.