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Domenica, 04 Novembre 2018 13:12

Maltempo fa strage in Sicilia: 12 morti due famiglie sterminate

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La Sicilia è in ginocchio a causa del maltempo. Questa notte si è consumata una tragedia sconvolgente. Un fiume d'acqua in pochi istanti ha travolto un'abitazione e l'ha sommersa completamente. Un'intera famiglia in una villa di Casteldaccia, in provincia di Palermo, è stata completamente sommersa e uccisa.

 

Nove persone fra nonni, genitori e figli sono annegate nei locali invasi dalla piena del Milicia, ingrossatosi a causa delle piogge. Tra i morti ci sono due bambini di 1 e 3 anni e un ragazzo di 15. I corpi sono stati tutti recuperati dai vigili del fuoco.

Le vittime

Le vittime sono: Rachele Giordano, un anno. Francesco Rugò, 3 anni. Federico Giordano, 15. La madre Stefania Catanzaro, 32 anni e moglie di uno dei tre sopravvissuti (Giuseppe Giordano che si trova in ospedale con una bambina, forse la figlia). Il nonno Antonino Giordano, 65, e la moglie Matilde Comito, 57. Il figlio Marco Giordano, 32 anni, e la sorella Monia Giordano, 40 e infine Nunzia Flamia, 65.

Dodici vittime. E' drammatico il bilancio dell'ondata di maltempo che ha colpito la Sicilia. La furia dell'acqua e del fango ha ucciso ieri nove persone , tra cui due bambini, a Casteldaccia. L'altra vittima che si registra nel palermitano è un uomo che ha perso la vita a Vicari. Si aggiungono poi altre due vittime nell'agrigentino. Si tratta di due persone travolte da un torrente esondato a Cammarata. I Vigili del fuoco stanno tentando di recuperare i corpi.

LA STRAGE A CASTELDACCIA - La villetta di contrada Dagali Cavallaro in cui si trovavano nove delle vittime è stata travolta dal fango dopo che il fiume Milicia è esondato. All'interno dell'abitazione, poco prima della tragedia c'erano dodici persone, due nuclei familiari. I morti sono due bambini di uno e tre anni, un ragazzo di 15 anni e 6 adulti. Un uomo è riuscito a salvarsi arrampicandosi su un albero posto nelle immediate vicinanze della villetta, mentre altre due persone, un adulto e una bambina, al momento della esondazione non erano presenti in casa in quanto si erano allontanati poco prima per andare a comprare dei dolci in centro.

LA FURIA DI ACQUA E FANGO- L'acqua e il fango proveniente dal fiume Milicia hanno sfondato i vetri della villetta di Casteldaccia, raccontano i soccorritori che sono intervenuti subito dopo la tragedia nell'abitazione che si trova a poche centinaia di metri dal fiume esondato. "Non c'è stato il tempo per salvarsi", dicono. L'acqua e il fango hanno raggiunto il tetto della casa. Le salme delle nove persone morte sono state recuperate dai sommozzatori dei Vigili del fuoco.

LO STRAZIO DELL'UNICO SUPERSTITE- Giuseppe Giordano nella tragedia di Casteldaccia ha perso tutto (VIDEO). Nell'alluvione sono rimasti uccisi la moglie e due figli, una di un anno e uno di 15. "Sono rimasto aggrappato per più di due ore e mezzo a un albero. Gridavo con tutta la forza in corpo - racconta - per chiedere aiuto per i miei familiari. Ma ho perso tutto. Mia moglie e due figli. Sono un uomo disperato". La terza figlia si è salvata solo perché era andata a comprare dei dolci con uno zio. "E' accaduto tutto in pochi istanti - dice - eravamo tranquilli. All'improvviso l'acqua e il fango sono entrati con prepotenza e violenza sfondando tutti gli infissi. In pochi minuti l'acqua è arrivata sui tetti". Giordano è stato sbalzato vicino all'argine del fiume fino a ad andare a finire su un albero. "Abbiamo atteso l'arrivo dei vigili del fuoco per due ore - dice - non arrivavano mai. Mi ha salvato un carabiniere". -

Poi il grido di disperazione: "Se c'era questo pericolo, perché non ci avvertivano? Così avremmo evitato di trascorrere il ponte di Ognissanti in quel villino dove trascorriamo l'estate". "Se avessi saputo che il fiume poteva esondare non ci saremmo mai andati - continua Giordano parlando con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando - la situazione non sembrava così pericolosa. Dovevano avvertirci. Invece siamo rimasti lì andando incontro alla morte. Come farò adesso senza la mia famiglia? Ho perso tutti". Angelo Comito, fratello di Matilde Comito, una delle vittime della tragedia di Casteldaccia, spiega: "Erano andati a Casteldaccia, che era una residenza estiva, per trascorrere il ponte di Ognissanti.  Ci andavano da un paio di anni - dice - ieri sera dovevano concludere le festività".

LE VITTIME -  Una folla di oltre cento persone si è radunata davanti all'obitorio del Policlinico di Palermo per porgere le condoglianze al sopravvissuto. I funerali saranno celebrati nella Cattedrale di Palermo. La camera ardente sarà tenuta nella chiesa di piazza In Gastone a Palermo e subito dopo le salme verranno trasferite in Cattedrale. Le nove vittime della strage alla villetta vivevano tra Casteldaccia, Palermo, Santa Flavia e Bagheria, sempre nel palermitano. La più piccola aveva appena un anno e si chiamava Rachele Giordano. Ecco i nomi delle altre persone morte: Francesco Rugò, 3 anni; Federico Giordano, di 15 anni; la madre Stefania Catanzaro, 32 anni e moglie di uno dei tre sopravvissuti, Giuseppe Giordano; il nonno Antonino Giordano, 65 anni, e la moglie Matilde Comito, 57 anni. E ancora, il figlio Marco Giordano, di 32 anni, e la sorella Monia Giordano, di 40; infine Nunzia Flamia, 65 anni. A Vicari, invece, ha perso la vita Alessandro Scavone di 44 anni, consigliere comunale a Salemi, trovato morto dai Vigili del fuoco. Altre due vittime si registrano nell'agrigentino. Adesso si cerca un medico nella zona di Corleone disperso da ieri sera.

APERTA INCHIESTA - La Procura di Termini Imerese (Palermo) ha aperto un'inchiesta sulla tragedia di Casteldaccia. Al momento il fascicolo è contro ignoti e senza ipotesi di reato. Il Procuratore di Termini Imerese (Palermo) Ambrogio Cartosio si è recato questa mattina nella villetta poi ha sorvolato a bordo di un elicottero dei carabinieri l'area interessata dall'alluvione. Ci sono troppe costruzioni "in una zona pericolosa troppo vicino al mare", ha detto Cartosio. Ma ha aggiunto anche: "Non mi pronuncio sulla opportunità della costruzione delle case in quella zona". Con ogni probabilità il reato contestato nell'inchiesta sarà di disastro colposo.

CONTE IN SICILIA - Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è arrivato a Palermo dove effettuerà il sorvolo delle zone del palermitano colpite dall'alluvione. Subito dopo si recherà all'obitorio del Policlinico dove sono state portate le nove salme di Casteldaccia. Poi, insieme al capo della protezione civile Borrelli, terrà una riunione in Prefettura con tutte le forze impegnate nei soccorsi. Su Facebook Conte annuncia: "Dopo avere firmato i provvedimenti necessari a gestire l'emergenza, mi accingo a convocare il Consiglio dei ministri, la prossima settimana, per deliberare lo stato di emergenza. Con la deliberazione dello stato di emergenza - spiega - il governo disporrà lo stanziamento delle prime risorse e adotterà gli interventi necessari a superare l'emergenza". Il vicepremier Matteo Salvini da Belluno dichiara: "Ho già trovato 250 milioni di euro, che sono pronti per i primi aiuti per tutto il Paese, da Nord a Sud, e continuerò a cercare per trovare altri fondi, senza nuovi provvedimenti legislativi".

LA TESTIMONIANZA DEI VIGILI DEL FUOCO -Parlando con l'Adnkronos, il Comandante dei Vigili del fuoco di Palermo, Pietro Foderà, che sta seguendo la tragedia di Casteldaccia, racconta: "Si è scatenato l'inferno in pochissimo tempo". "Alle 23 di ieri- racconta il Comandante - sono arrivate in pochissimi minuti tantissime chiamate, da Vicari e da tutto il Centro Sicilia, e poi da Ficarazzi e da Casteldaccia. C'erano fiumi esondati e persone in grossa difficoltà".

"UNA TRAGEDIA IMMENSA" - "Una tragedia immensa, infinita. Non ci sono parole". Il sindaco di Casteldaccia (Palermo) Giovanni Di Giacinto è visibilmente sotto choc. Ha trascorso tutta la notte davanti alla villetta di contrada Dagali. "E' stato straziante - dice Di Giacinto all'Adnkronos - Sono andato via da lì solo poco fa. Stiamo parlando di nove persone, tra cui dei bambini piccoli. Solo una persona è riuscita a salvarsi solo perché è riuscito a salire su un albero". "Ieri sera qui non pioveva neppure tanto - aggiunge il sindaco, ex deputato regionale siciliano - e il fiume non era particolarmente ingrossato. Una tragedia terribile. Immagino che l'acqua sia venuta già dall'entroterra". La villetta sommersa si trova a circa 100, duecento metri dall'argine del fiume. O da quello che rimane dell'argine del fiume". Il sindaco annuncia per i prossimi giorni il lutto cittadino a Casteldaccia.

DISPERSO UN MEDICO A CORLEONE - Risulta ancora disperso il medico Giuseppe Liotta, 40 anni, che ieri sera si stava recando all'ospedale di Corleone (Palermo) per il cambio turno. Per cercarlo sarà utilizzato anche un drone . La sua auto è stata rinvenuta all'incrocio tra la Strada Statale 18 e la Strada provinciale 96, chiusa a chiave. Con ogni probabilità, vista la situazione, con l'acqua e il fango che stavano sommergendo la strada, il medico è sceso dalla sua auto per cercare di salvarsi. Il telefono cellulare risulta spento da ieri. Gli ultimi contatti sono stati registrati con i suoi parenti a cui il medico ha detto di essere preoccupato per il maltempo.

EMERGENZA NEL PALERMITANO - Il maltempo sta mettendo in ginocchio il palermitano (VIDEO). Quindici famiglie sono state evacuate a scopo precauzionale a Castronovo di Sicilia dopo che diversi massi si sono staccati dal sovrastante costone roccioso a causa delle abbondanti piogge. A Lercara Friddi due famiglie sono state tratte in salvo dopo essere rimaste bloccate all'interno delle proprie abitazioni, invase da acqua e fango. A Trabia, invece, i carabinieri sono intervenuti in contrada Sant'Onofrio, dove hanno salvato un uomo di 47 anni rimasto bloccato all'interno della propria auto in un sottopassaggio, completamente invaso dall'acqua.

IL NUMERO SOLIDALE - In considerazione della grande estensione dell'eccezionale ondata di maltempo che sta interessando vaste aree di tutto il territorio nazionale, la campagna di raccolta fondi attraverso il numero solidale 45500, attivo da oggi, è rivolta a tutte le regioni colpite. I fondi raccolti saranno ripartiti in percentuale tra le regioni in base ai danni subiti. Con informazioni di Adnkronos

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