A partire dalle ore 19.00 saremo in Piazza M.Immacolata (simbolicamente rinominata Piazza Federica e Andrea, vittime di violenza di genere) con banchetti informativi, approfondimenti ed interventi da parte di Non Una Di Meno Taranto e dalle realtà che operano sul territorio contro la violenza di genere, alternando momenti di musica e performance di danza e recitazione. Al termine della serata dj set femminista con Don Ciccio.
L’8 marzo, in ogni continente, al grido di «Non Una di Meno!» sarà sciopero femminista. Interrompiamo ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o retribuita. Portiamo lo sciopero sui posti di lavoro e nelle case, nelle scuole e nelle università, negli ospedali e nelle piazze. Incrociamo le braccia e rifiutiamo i ruoli e le gerarchie di genere. Fermiamo la produzione e la riproduzione della società. L’8 marzo noi scioperiamo!
In Italia una donna su tre tra i 16 e i 70 anni è stata vittima della violenza di un uomo, quasi 7 milioni di donne hanno subito violenza fisica e sessuale, ogni anno vengono uccise circa 200 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex. Un milione e 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni di età. Un milione di donne ha subito stupri o tentati stupri. 420 mila donne hanno subito molestie e ricatti sessuali sul posto di lavoro. Meno della metà delle donne adulte è impiegata nel mercato del lavoro ufficiale, la discriminazione salariale va dal 20 al 40% a seconda delle professioni, un terzo delle lavoratrici lascia il lavoro a causa della maternità.
Lo sciopero è la risposta a tutte le forme di violenza che sistematicamente colpiscono le nostre vite, in famiglia, sui posti di lavoro, per strada, negli ospedali, nelle scuole, dentro e fuori i confini.
Femminicidi. Stupri. Insulti e molestie per strada e sui posti di lavoro. Violenza domestica. Discriminazione e violenza sulle donne disabili. Il permesso di soggiorno condizionato al matrimonio. Infiniti ostacoli per accedere all’aborto. Pratiche mediche e psichiatriche violente sui nostri corpi e sulle nostre vite. Precarietà che diventa doppio carico di lavoro e salari dimezzati. Un welfare ormai inesistente che si scarica sul lavoro di cura gratuito e sfruttato nell’impoverimento generale. Contro questa violenza strutturale, che nega la nostra libertà, noi scioperiamo!
Scioperiamo in tutto il mondo contro l’ascesa delle destre reazionarie che stringono un patto patriarcale e razzista con il neoliberalismo. Chiamiamo chiunque rifiuti quest’alleanza a scioperare con noi l’8 marzo. Dal Brasile all’Ungheria, dall’Italia alla Polonia, le politiche contro donne, lesbiche, trans*, la difesa della famiglia e dell’ordine patriarcale, gli attacchi alla libertà di abortire vanno di pari passo con la guerra aperta contro . Patriarcato e razzismo sono armi di uno sfruttamento senza precedenti. Padri e padroni, governi e chiese, vogliono tutti «rimetterci a posto». Noi però al “nostro” posto non ci vogliamo stare e per questo l’8 marzo scioperiamo.
-PRETENDIAMO che nel nostro ospedale, in cui è presente un solo ginecologo non obiettore di coscienza, siano presenti maggiori figure non obiettrici per far si che venga rispettata la legge 194;
-PRETENDIAMO che quanto prima riapra un consultorio nella zona Città Vecchia
-DENUNCIAMO la violenza che i nostri corpi e il nostro territorio subiscono a causa dell'inquinamento ambientale dall'ex-Ilva (attuale Arcelor-Mittal) e delle altre fonti inquinanti
-PRETENDIAMO che il giardinetto sito in Città Vecchia nei pressi del Ponte Girevole, venga intitolato alla memoria di Federica e Andrea, così come richiesto lo scorso anno, dopo aver presentato più di 1000 firme all’Amministrazione Comunale;
-PRETENDIAMO maggiore educazione e formazione strutturata nelle scuole sui temi dell'educazione sessuale, dell'educazione alle gestione delle emozioni e alle tematiche di genere (stereotipi, violenza e omofobia);
- PRETENDIAMO un reddito di autodeterminazione individuale per tutte e tutti per svincolarci dai ricatti della precarietà,esattamente il contrario del “reddito di cittadinanza” fatto dal governo;
-RIFIUTIAMO la finta flessibilità del congedo di maternità fino al nono mese di gravidanza;
-RIFIUTIAMO lo scarico del lavoro di cura e domestico sempre e solo sulle donne;
-PRETENDIAMO la contraccezione gratuita;
-RIFIUTIAMO il disegno di legge Pillon su separazione e affido, che attacca le donne, strumentalizzando i figli;
-COMBATTIAMO la legge Salvini, che impedisce la libertà e l’autodeterminazione delle migranti e dei migranti.
NON PUOI ASTENERTI DAL LAVORO?
Consapevoli che non sempre c'è la reale possibilità di scioperare dal lavoro salariato, dal lavoro di cura e dal lavoro domestico, proponiamo diverse forme di adesione allo sciopero:
-INDOSSA QUALCOSA DI FUXIA A CASA, A SCUOLA E A LAVORO! Non Una Di Meno Taranto mette a disposizione numerosi nastrini fuxia da mettere al polso o dove preferisci.
- PUOI ASTENERTI DAL LAVORO DI CURA DELLA CASA E DELLA FAMIGLIA. Non cucinare, non pulire, non sistemare! Fai fare ad altri, non può essere solo compito tuo.
-NON PRODURRE DATA. Non accedere al tuo account Netflix, Spotify, Amazon e Google per un giorno.
-PRENDITI LA LIBERTA' DI NON TRUCCARTI, DI TRUCCARTI DI MENO O DI TRUCCARTI DI PIU'! Prenditi la libertà di sorprenderti e di sorprendere: esprimiti come vuoi!
-NON INQUINARE! Non usare la tua auto: usa i mezzi pubblici o la bici!
-PUOI PARLARE DELLO SCIOPERO NEL TUO LUOGO DI LAVORO E INTORNO A TE. Trovi i volantini e il materiale con i motivi dello sciopero nel blog di Non Una Di Meno!
-NON FARE LA SPESA, NON FARE SHOPPING. Puoi astenerti dal consumo, non comprando nulla per un giorno e lasciando spente lavatrici e lavastoviglie.
-NON RISPONDERE! Puoi pensare ad una risposta standard per mail e messaggi nella quale dici che non risponderai oggi perchè scioperi!
-FAI ENTRARE LO SCIOPERO NEI LUOGHI DELLA FORMAZIONE! Organizza assemblee di istituto e/o di facoltà o lezioni in cui si parla dello sciopero transfemminista!
-FORMA LA TUA STRIKE GANG O GRUPPO DI SCIOPERO .Convinci almeno altre 2 donne a scioperare con te. Amiche, sorelle, colleghe o conoscenti. Create una chat collettiva per organizzare il vostro sciopero femminista.
"Non una di meno" è il grido che esprime questa forza e questa voce. Contro la violenza patriarcale e razzista della società neoliberale, lo sciopero femminista è la risposta. Scioperiamo per inventare un tempo nuovo.
Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo!