"UOMO!" è prodotto da nomi internazionali come Swede di 808 Mafia di Miami (production team che annovera al suo interno nomi come Dj Khaled, Jay Z, Future, Gucci Mane), i producer newyorkesi Muzicheart e Fastlife Beats e lo stesso Mondo Marcio, e mixato e masterizzato da Marco Zangirolami, ma sentiamo dallo stesso Mondo Marcio cosa rappresenta per lui questo nuovo lavoro discografico.
Gian Marco, partiamo subito col dire che Mondo Marcio è un nome sempre ricordato nel mondo del Rap, che lascia perennemente il suo segno nella musica, molto diverso dal rap odierno. Cosa pensi del rap di oggi?
Io sono un fan di tutta la musica rap italiana, tutto quello che ho fatto è stato per aiutare chi sarebbe arrivato dopo di me. I miei successi e i miei traguardi hanno senz’altro aiutato le nuove leve e spianato la strada a questa nuova scena. Mi piace molto la trap, anche in questo mio nuovo disco c’è tanta trap, quindi sono assolutamente a favore di questo nuovo genere.
"UOMO!" è un lavoro che porta immediatamente il pubblico a pensare ad un cambiamento profondo di Mondo Marcio. È giusto dire che "UOMO!" è per te il guardarti indietro e partire per un nuovo viaggio?
Questo disco racconta tre anni di vita, di tanta ricerca personale e musicale. È un nuovo Mondo Marcio.
Cosa ti ha spinto a produrre “Origini”, “La Città”, “Ambizione", “Leggenda” i quattro video-documentari che hanno anticipato l'uscita dell'album?
Quella di “UOMO!” è una narrativa sulla mia storia, una sorta di diario di bordo e anche i miei video documentari raccontano il mio percorso di crescita da ragazzino, appunto, a uomo.
Facciamo una parentesi sulla partecipazione della mitica Mina nel tuo brano "Angeli e Demoni", come l'hai convinta a ritornare al tuo fianco? Mina ha già collaborato con te nell'album "Nella bocca della Tigre", che rapporto hai con Mina? Come l'hai conosciuta di persona?
Quello che c’è con Mina è un rapporto bello che dura da anni e sono contento di essere tornato a collaborare con lei. Ci siamo conosciuto dal campionamento di “Un bacio è troppo poco” e da allora siamo rimasti in contatto.
In esecuzione anche un pop up shop con disegni e scenografie ispirati ai tuoi nuovi brani. Il tutto è un lavoro di qualità...come mai questa crescita così forte di Mondo Marcio?
Sarebbe un peccato se non ci fosse stato. Alzo sempre l’asticella ogni volta che lancio un mio nuovo progetto e realizzare il pop up shop era evoluzione naturale di “UOMO!”, il tassello che mancava.
Cosa ti senti di dire di te stesso adesso?
Di essere più consapevole degli inizi e l’unica regola per fare bene è essere preparati agli imprevisti.
Ti piace la musica italiana oggi? Come la vorresti?
Sì, ma la vorrei un po’ più originale, c’è troppa omologazione, troppi suoni gli uni simili agli altri.
Stai camminando su un marciapiede e passi accanto ad una vetrina. Ti giri e vedi riflessa nella vetrina la tua immagine, ma non sei tu ora, ma tu all'età di 12-13 anni, sei una ragazzino. Ti fermi e guardi quel bambino, che ti guarda e sorride. Dopo tutto quello che hai passato, sotto l'aspetto privato e professionale, quel bambino ti deve dire qualcosa, è il bambino che è in te. Si avvicina e ti parla...cosa ti dice?
Mi dice: “Non pensavo che ce l’avresti fatta”. E io rispondo: “Continua ad andare avanti e vedrai che ce la farai”.
Grazie Gian Marco per la tua potente voce da rapper puro e l'attenzione che ci hai concesso. Ti ringraziamo e ti portiamo i saluti di tutti i nostri lettori e i tuoi fan.
Grazie a tutti voi.