In un post su facebook, Barbara Floridia, referente E-Learning illustra il percorso di un mese di lavoro. "Anche a marzo #Rousseau non si è fermato. Abbiamo sviluppato e migliorato la piattaforma, organizzato incontri sul territorio e soprattutto aumentato le possibilità di partecipazione per le persone che credono nella democrazia diretta.
In occasione delle parlamentarie europee abbiamo rilasciato la nuova area voto di Rousseau. L’Area Voto è un anticipo di quello che sarà la nuova piattaforma, sulla quale stiamo lavorando ormai da diversi mesi e che a poco a poco renderemo disponibile a tutti gli iscritti. Utilizza tecnologie nuove ed efficienti con particolare attenzione alla privacy.
Il prossimo traguardo sarà l’implementazione del voto su blockchain, che abbiamo testato durante il Villaggio Rousseau Europa di Milano il 9 e 10 marzo. Stiamo portando avanti un grande sogno.
Il Villaggio Rousseau è stato uno straordinario successo, un weekend di formazione e informazione. Sempre a marzo abbiamo lanciato la funzione “Area di Ascolto” per discutere sulla riorganizzazione del MoVimento 5 Stelle. Come ogni mercoledì proseguiamo l’approfondimento con grandi esperti sui diritti della cittadinanza digitale. E sempre il mercoledì su Facebook continua “Supporto Live” per dare assistenza in tempo reale a chi ha problemi di iscrizione o autenticazione.
A marzo, con il CityLab, abbiamo parlato di Cultura a Bari e di Giustizia a Genova. Vi consiglio vi vedervi o rivedervi gli interventi degli ospiti. Trovate tutto sulla pagina Facebook e anche sul nostro canale YouTube." In una nota inviata agli iscritti Luigi di Maio ha detto, fra l'altro: " Queste elezioni saranno importanti per l’Europa, ma anche per l’Italia. È tempo di cambiarla quest’Europa. Il MoVimento 5 Stelle farà un gruppo europeo nuovo, con forze politiche nuove e giovani, completamente svincolate dalle ideologie, lontanissima da quell’estrema destra intollerante che cresce e che onestamente mi preoccupa, ma anche da quella finta sinistra che fa gli interessi dei grandi evasori e non delle persone normali e che ha la colpa di aver fatto crescere la disuguaglianza in tutta Europa a livelli mai visti prima.
Bisogna cambiare tutto. Bisogna cambiare le politiche e bisogna cambiare le parole. Bisogna rimettere al centro delle politiche di tutta Europa i diritti sociali, l’ambiente, la lotta all’evasione, il sostegno alle piccole e medie imprese, la tecnologia e l’innovazione, il futuro. Il 4 marzo l’Italia ha iniziato a cambiare. E prima di tutto sono cambiate le parole. Non si parla più di privilegi, ma di diritti. Non si parla di pensioni d’oro, ma di pensioni minime. Non si parla di banchieri, ma di risparmiatori. In questi mesi di governo abbiamo iniziato a fare le prime cose che avevamo promesso. Quelle che avevamo ritenuto più urgenti. Il Reddito di cittadinanza per i più poveri, quota 100 e pensione di cittadinanza per i pensionati, il decreto dignità che ha iniziato a smantellare il jobs act per ripristinare i diritti dei lavoratori, il risarcimento dei truffati. Ci siamo occupati delle emergenze sociali, per una questione di oggettive priorità. E nel mentre abbiamo eliminato un po’ di privilegi come i vitalizi e le pensioni d’oro e abbiamo recuperato un po’ di soldi. Ma abbiamo ancora un sacco di cose da fare per realizzare i 20 punti che abbiamo presentato per cambiare il Paese. Dobbiamo realizzare le misure per le famiglie, con incentivi per chi ha bisogno della babysitter e per comprare i pannolini, per gli asili nido. Dobbiamo diminuire le tasse per le persone e per le imprese. Dobbiamo garantire un salario minimo a tutti i lavoratori, oggi in milioni sono sottopagati. Dobbiamo garantire la parità salariale tra uomo e donna. Dobbiamo garantire che vada avanti chi se lo merita, non i figli di. Dobbiamo rompere la burocrazia imperante ovunque. Abbiamo veramente un grosso lavoro da fare ancora.
Non dobbiamo fermarci. Noi del MoVimento siamo sempre osteggiati. Alcuni avrebbero preferito lasciare tutto così come era e vorrebbero che ci fermassimo adesso. Basta vedere come ci dipingono ancora oggi i giornali e le tv. Noi non possiamo e non dobbiamo fermarci. Dobbiamo continuare per cambiare. Non ci sono bastati 10 mesi, non ci basteranno probabilmente i prossimi 10 e i 10 dopo ancora. Ma alla fine di questi 5 anni sono sicuro che l’Italia sarà diversa, più all’altezza dei nostri sogni e delle nostre aspettative. E noi non dobbiamo mollare, né adesso né tra altri dieci mesi. Io ho ben chiaro quello che abbiamo fatto (i risultati presto inizieranno a vedersi) e io ho ben chiaro quello che ancora dobbiamo fare per cambiare il Paese e portarlo nel futuro."
Il primo turno delle parlamentarie ha visto primeggiare i parlamentari uscenti, questi i risultati (che potete vedere qui) Tiziana Beghim per il Piemonte, Cucinotti Daniele per la Val D'Aosta, Evi Eleonora Lombardia, Tranquillini Rudi Trentino Alto Adige, Mennella Ulderica per il Veneto, Dal Cin Viviana per il Friuli, Malvindi Silvia per la Liguria, Guatteri Alessandra per la Emilia Romagna, Nogarin Filippo per la Regione Toscana, Agea Laura per l'Umbria, Magi Nicola per le Marche, Castaldo Fabio Maassimo per il Lazio, Ranieri Gianluca Abruzzo, Gentile Stefania per il Molise, Adinolfi Isabella per la Campania, Pedicini Piernicola per la Basilicata, Ferrara Laura per la Calabria, Corrao Ignazio per la Sicilia, Forcillo Donato per la Sardegna, e per finire Rosa D'Amato per la Puglia.