Il Ministero dell'Ambiente ha infatti autorizzato il prosieguo dei lavori con il parere prot. 2948 della Commissione VIA che considera adempiuta la prescrizione n° 1 del provvedimento di esclusione della VIA per la "Variante piano di gestione terre e rocce di scavo. Monitoraggi novembre 2017 - dicembre 2018".
Il documento fa riferimento ad un periodo lungo, a 13 mesi, duranti i quali sono stati effettuati monitoraggi on-shore e off-shore sulle diverse matrici ambientali ed alla relazione tecnica della ditta stessa prevista dal Piano di Monitoraggio Ambientale, PMA.
Con nostra grande sorpresa, la Commissione VIA pur prendendo atto degli sforamenti in materia di emissioni in atmosfera, della presenza di metalli pesanti nei sedimenti o addirittura di criticità dichiarate dalla stessa ditta proponente, considera ugualmente soddisfatta la prescrizione !
In particolare il monitoraggio dei sedimenti dei fondali evidenzia che "le condizioni ambientali in cui andrà ad operare il cantiere sono particolarmente critiche." e lo si attribuisce in forma ipotetica ai dragaggi effettuati, quindi rimanda il monitoraggio ante operam a quando saranno terminati i dragaggi.
Per quanto riguarda la campagna sul biomonitoraggio, le analisi sui mitili rilevano "significative differenze" tra il campione "bianco" di confronto e gli altri posti nei siti oggetto di monitoraggio.
Ci chiediamo se la Asl sia stata informata e in che modo abbia agito nei quasi tre mesi dal rilascio del parere della Commissione VIA.