ANNO XVIII Ottobre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 21 Maggio 2019 04:31

Ilaria Cucchi: “Lega del Sap di Salvini”. Paoloni risponde: “Il Sap è dei suoi iscritti

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Non accettiamo lezioni di democrazia da chi pontifica dal tavolo di aperitivi radical chic”. Arriva con un post su facebook la risposta di Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), alla foto condivisa da Ilaria Cucchi.

L’immagine di un aperitivo a Ferrara e la seguente didascalia: “Riflessione prima dell'aperitivo da Ugo: La città di Federico Aldrovandi non può cadere in mano alla Lega del Sap di Salvini con tutto quello che è accaduto prima, durante e dopo il processo”.

«Alla riflessione di Ilaria Cucchi prima dell’aperitivo, vorrei fare una precisazione: il Sap non è di Salvini, ma di tutti i suoi poliziotti iscritti – inizia così il commento del Segretario Paoloni -. L’autonomia è uno dei valori fondamentali a cui si ispira da sempre il SAP. È vero anche, che l’attuale esecutivo e il Ministro degli Interni stanno oggettivamente dedicando attenzione alla sicurezza e agli uomini deputati a garantirla. Basti pensare alle risorse destinate alle assunzioni (6000 oltre al turnover), all’acquisto di divise, al pagamento degli straordinari, alle norme a tutela della funzione, ecc. Il SAP non è di nessun partito e non ha potentati a cui dover rispondere, ma ha la capacità di comprendere bene chi ha a cuore gli uomini delle forze dell’ordine e lo fa con fatti concreti. Non siamo disposti ad accettare lezioni di democrazia da chi pontifica dal tavolo di un aperitivo radical chic – e prosegue - Il Sap è costituito da poliziotti e poliziotte che, oltre a svolgere il proprio lavoro a tutela della collettività, per tutto il mese di maggio (come nel resto dell’anno), negli ambiti del Memorial Day, stanno commemorando i colleghi che hanno sacrificato la vita per il Paese. Domani, ad esempio, saremo all’Altare della Patria per ricordare tutti i caduti in servizio e chi ha versato il sangue per la difesa della libertà, della legalità e della democrazia. Ecco – conclude -, è per iniziative come questa, ed in particolare da chi ha sofferto per la perdita dei propri affetti, che ci aspetteremmo un pensiero. E non per altro».

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