Venerdì 31 maggio alle 18.30 il sindaco, l'assessore con delega alle pari opportunità e la curatrice della mostra Stefania Portinari accoglieranno nel salone della Basilica palladiana le associazioni, i gruppi femminili e tutte le donne interessate all'evento, con l'intento di coinvolgere l'universo femminile nell'approfondimento della conoscenza delle "donne" di Ubaldo Oppi, vere protagoniste dell'esposizione "Ritratto di donna: il sogno degli anni Venti. Lo sguardo di Ubaldo Oppi".
"Nell’Europa da poco uscita dalla prima guerra mondiale – ricorda la curatrice Stefania Portinari - le donne cominciano a conquistare un proprio ruolo: sono sempre più autonome, seduttive e moderne, accorciano i loro capelli e la lunghezza delle gonne, mentre la loro influenza nella società e nella cultura si fa sempre più intensa.In Italia, di questa donna differente, così diversa dal modello anteguerra, offre un ritratto magnetico il pittore Ubaldo Oppi, cresciuto a Vicenza, ma formatosi fra Vienna, Parigi e Venezia, e divenuto milanese dopo essere stato ‘scoperto’ da Margherita Sarfatti e Ugo Ojetti che stanno cercando uno "stile italiano" nell’arte. Ma Oppi non è il solo, perché questa nuova donna appare nelle pitture di molti altri protagonisti che accanto a lui si muovono nel panorama più avvincente dell’arte dell’epoca e che saranno esposti in mostra.
Assolutamente padrone del loro tempo, quelle figure escono anche dalla cronaca per rievocare un mito, quello di donne fatali e potenti come le amazzoni o di muse ritratte in una magica sospensione, eternate nei valori di un seducente classicismo". La mostra "Ritratto di donna: il sogno degli anni Venti. Lo sguardo di Ubaldo Oppi" (6 dicembre 2019- 13 aprile 2020), la prima del ciclo di grandi mostre che ospitate in Basilica palladiana, è realizzata dal Comune di Vicenza, CISA Andrea Palladio e Fondazione Teatro Comunale di Vicenza.