A introdurre la storia di Adriana (il nome è di fantasia) è il consigliere regionale Gianni Liviano sollecitato in tal senso dai familiari della donna.
"La signora Adriana - spiega Liviano - è affetta da un tumore del retto nella giunzione sigma. È stata sottoposta ad intervento chirurgico ma, purtroppo, le metastasi si sono estese alle ossa e ai polmoni e la sua aspettativa di vita è pari a zero. Per rendere, nei limiti del possibile, più sopportabile la malattia (la signora sopporta dolori lancinanti), i familiari, tramite il medico di famiglia, hanno fatto richiesta alla Asl dell'applicazione di una pompa antalgica per trasfondere il nutrimento, dal momento che non si alimenta più autonomamente, e le dosi giornaliere di morfina necessarie per alleviare i dolori, altrimenti dovrebbe sottoporsi a numerose iniezioni nel corso della giornata".
Richiesta, hanno spiegato i familiari della signora Adriana al consigliere Liviano, che è stata avanzata più di due mesi fa e che, tutt'ora, è rimasta inevasa. "Io stesso - aggiunge Liviano -, non più di pochi giorni fa, ho parlato direttamente col direttore generale della Asl, Stefano Rossi, e con il direttore sanitario dell'Azienda sanitaria, Gregorio Colacicco, i quali mi avevano assicurato un rapido intervento. Cosa che, puntualmente, non è avvenuta, e che ritengo davvero inaudita vista la gravità del caso e visto che stiamo parlando di esseri umani (sì, sono davvero arrabbiato per simile atteggiamento della Asl) mentre la signora Adriana continua a combattere, insieme ai suoi parenti e al medico di famiglia, contro una malattia impietosa che la sta consumando giorno dopo giorno".
Per questi motivi, aggiunge il consigliere regionale tarantino, "chiedo nuovamente all'avv. Rossi e al dott. Colacicco un intervento che sia davvero tempestivo e risolutivo della faccenda. Alla freddezza della burocrazia si può e si deve accostare anche il calore dell'umanità nei confronti di una persona, e dei suoi affetti familiari, che non chiede altro di poter affrontare, con ancora più dignità di quanto non stia facendo adesso, questo dolorosissimo passaggio della sua vita terrena."