L'ipotesi di dazi degli Stati Uniti contro le imprese italiane "è molto preoccupante, noi faremo di tutto per difendere le imprese". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, rivolto al segretario di Stato americano Mike Pompeo, al termine dei loro colloqui a Villa Madama. Sul tavolo, tra l'altro, anche la Libia, il 5G e il contributo italiano alla Nato.
E proprio sul fronte Libia, "il ruolo degli Stati Uniti è importante nel lavoro che potremo fare insieme per stimolare tutti i protagonisti di questa vicenda per andare verso il cessate il fuoco senza alimentare le tensioni e, anzi, provando una de-escalation" ha detto Di Maio.
"Le domande poste a noi violano in maniera profonda la separazione dei poteri. Risponderemo al nostro obbligo costituzionale ma in modo che siano in linea con il sistema americano e non tollereremo intimidazioni". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Mike Pompeo in merito al suo veto agli interrogatori di cinque dirigenti del dipartimento di Stato nell'indagine d'impeachment contro Donald Trump nella vicenda dell'Ucrainagate e confermando aver partecipato alla telefonata tra Trump e il leader ucraino Zelensky.
"Siamo alleati degli Usa e condividiamo le preoccupazioni su determinate infrastrutture strategiche come il 5G. Non abbiamo nessuna intenzione di partecipare ad accordi commerciali che possano ledere la nostra sovranità come Stato". Ha poi detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella conferenza stampa organizzata dopo il suo colloquio con il segretario di Stato Usa Mike Pompeo. Di Maio ha anche ricordato che tuttavia "la nuova normativa in Italia ci rende tra i più avanzati sulla sicurezza in Europa".
"L'Italia è un Paese sovrano ma ribadisco anche in Italia che la Cina ha un approccio predatorio negli scambi commerciali, negli investimenti" e altro e quindi rappresenta "una minaccia comune" per i nostri Paesi. Lo ha detto il segretario di Stato Mike Pompeo nella conferenza stampa con Luigi Di Maio a Villa Madama durante la quale ha sottolineato come ci sia una "collaborazione stretta" tra Stati Uniti e Italia. A cominciare dagli "ottimi rapporti" che ci sono tra Trump e Mattarella.
"Siamo molto grati all'Italia per la sua leadership efficace in Libia e Africa del Nord", ha poi aggiunto Pompeo e dobbiamo essere "uniti contro l'aggressione dell'Iran". "Voglio ringraziare Roma per le sanzioni contro la Russia finché la situazione non cambia", ha affermato. In Libia "il ruolo degli Stati Uniti per stimolare tutti i protagonisti ad andare verso un cessate il fuoco sarà importante", ha ribadito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Siamo al lavoro con i nostri partner italiani per convincere che il processo politico deve andare avanti e sono convinto che si possa raggiungere l'obiettivo", ha ribattuto Pompeo.
Ma è soprattutto sui dazi che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio insiste: "In un momento in cui l'economia rallenta, le nostre imprese devono avere certezze e non faremo sconti nel difendere le imprese italiane con tutte le nostre forze", ha assicurato.
Quindi hanno affrontato anche la questione del 5G. "Siamo alleati degli Usa e condividiamo le preoccupazioni su determinate infrastrutture strategiche come il 5G - ha detto Di Maio - non abbiamo nessuna intenzione di partecipare ad accordi commerciali che possano ledere la nostra sovranità come Stato". Di Maio, riferendosi alla norma sulla Golden power approvata dal governo italiano, ha anche ricordato che tuttavia "la nuova normativa in Italia ci rende tra i più avanzati sulla sicurezza in Europa".
LIBIA - "La conferenza di Berlino, se preparata bene, cercando di inglobare il più possibile gli attori di questo confitto, credo possa portare ad un ulteriore passo in avanti in direzione del cessate il fuoco e di un processo politico - ha proseguito il ministro degli Esteri, parlando dell'appuntamento internazionale che dovrebbe tenersi a fine ottobre - che porti alla stabilizzazione della Libia".
NATO - Che, in apertura di conferenza stampa, ha assicurato: "L'Italia è alleata degli Stati Uniti, fa parte del Patto atlantico, vogliamo essere protagonisti del Patto atlantico, della Nato e stimolare la nostra storica alleanza verso nuove sfide diplomatiche che devono riguardare la stabilità dei nostri Paesi, la crescita, lo sviluppo economico e sociale".
CINA - Il nostro Paese, ha detto ancora Di Maio, "non ha nessuna intenzione di partecipare ad accordi commerciali che possano ledere la nostra sovranità come Stato, siamo molto attenti a inserire tutte le garanzie affinché si rispettino le normative e i principi europei che regolano i nostri rapporti commerciali con gli altri Paesi Ue" ha assicurato in riferimento alle preoccupazioni degli Stati Uniti per la firma dell'Italia al memorandum sulla via della Seta. Il titolare della Farnesina ha sottolineato che ci sono "differenze tra i memorandum of understanding commerciali e le relazioni politiche e le preoccupazioni rispetto alle infrastrutture strategiche". Ma "spero che in futuro si possano rafforzare anche di più gli accordi tra Italia e Stati Uniti per mettere in sicurezza le nostre infrastrutture strategiche".
Dopo l'incontro a Vlla Madama, la colazione a cui partecipano la moglie di Pompeo Susan e la compagna di Di Maio (foto AdnKronos in basso). Nel pomeriggio, per il segretario di Stato Usa, visita al Colosseo e al Museo di Villa Borghese; poi alle 17:30 incontro con i dipendenti delle tre sedi diplomatiche statunitensi a Roma e con le loro famiglie.

Giovedì, terzo ed ultimo giorno della visita in Italia, il capo della diplomazia statunitense sarà ricevuto in udienza privata da Papa Francesco. Infine, la tappa a Pacentro, paese dell'Abruzzo da cui proveniva parte della famiglia del segretario di Stato italoamericano.