Noi pensavamo già allora che nell’etere restava Radio Cittadella, radio cattolica di tipo comunitario che conosciamo bene da alcuni anni. La scoperta fatta ieri, dallo scrivente, è che ora, l’emittente che irradia da Paolo VI, si presenta in una veste agguerrita, nuova, con diversi giornalisti esperti, veri navigatori dell’etere radiofonico, con una produzione propria, un diverso layout dell’organizzazione strumentale, regia, video social, con un palinsesto ricco di novità.
Tutto alquanto recente, alcune cose ancora in formazione come il nuovo sito di Radio Cittadella, che non è più, o almeno non solo quello che gira su Wordpress mentre è già piena l’attività di informazione che parte dal Buongiorno Taranto del mattino fino a Rosso di Sera; nel mezzo, sempre al mattino, le Buone notizie che vogliono dare il buon umore parlando delle cose positive, della bella Taranto, nei risvolti del sociale, della cultura, del lavoro, della solidarietà, dove si pesca meglio la bellezza.
E poi programmi di intrattenimento, servizi esterni, musica e dj. La radio è pienamente inserita nel mondo cattolico e quindi ampio spazio alle notizie del mondo ecclesiale. Noi che siamo amanti dell’informazione non possiamo che dare il nostro augurio a questa allegra brigata che pare far risorgere le radio di Taranto dalle ceneri dell’intervento di Frascella che si richiamava all’inizio. E con lo spirito di essere, per quanto riguarda la radio, l’unica e vera voce della città e il che rappresenta per noi tutti un valore innegabile. Tutti sintonizzati su 96,5 FM.
La radio resta - lo dicevamo in questo articolo appello di due anni fa a Gaspare Cardomone di non chiudere le radio -, un’opportunità vera, in auto, sui device, sul web. Ad maiora Taranto!