Il Presidente e l’AD, tre giorni prima del commissariamento da parte di Bankitalia riferiscono di garanzie offerte da vertici di Banca Italia e politici, per la trasformazione in Spa della Popolare e entrata dello Stato nel capitale sociale, attraverso il Medio Credito Centrale. Anche la data dell’assemblea era fissata, per il 18 dicembre. L’AD l’ing DE BUSTIS usa parole di fuoco con i dirigenti convocati e nello stesso tempo li rassicura, sulla salvezza della Popolare. Definisce la Popolare una banca “ dalla redditività inesistente “ e con un gruppo dirigente “ cattivo, irresponsabile, esaltato” e direttori di filiali che “hanno truccato tutti i conti”. Afferma il Presidente Giannelli “Ci appoggia il mondo politico, e ci appoggia anche la vigilanza (…) Bontà loro, e per ragioni strategiche altissime, qualcuno ha deciso che la banca debba sopravvivere”. Aggiunge De Bustis: “La banca diventerà molto forte dal punto di vista patrimoniale, avrà lo Stato dietro , quindi potrete dire che la Popolare di Puglia e Basilicata ‘sta un po’ così’, che la Banca Popolare Pugliese traballa, che i soldi vi conviene darli a noi che c’abbiamo lo Stato dietro. Li sfondate, se c’avete la forza e l’energia commerciale”. Arringa i direttori di filiale dicendo di recarsi dai clienti “col coltello tra i denti”. E recuperate “qualcosa come 6-7 miliardi di raccolta che mancano”. De Bustis è un fiume in piena , aggiunge “Quando sono arrivato la prima volta (De Bustis è già stato direttore generale dell’istituto barese tra il 2011 e il 2015, ndr) c’era un signore coi capelli bianchi a capo della pianificazione e controllo, a cui chiesi di vedere i dati delle filiali. Tutti truccati. Truccavate persino i conti economici delle filiali. Taroccati. Chiesi anche di vedere la lista delle prime 50 aziende affidatarie e non me l’hanno mai portata. Quell’epoca è finita. Su queste cose i nuovi padroni vi faranno l’esame del sangue”. La cosa che De Bustis non comunica l’indagine, in cui è coinvolto e che riguarda l’emissione di un bond da 30 milioni di euro, sottoscritto dalla società maltese Muse Ventures Ltd con un capitale di soli 1.200 euro! Operazione data per conclusa ma ,in verità annullata da Bnp Paribas coinvolta nell’emissione del bond per : a) insufficiente trasparenza ; b) mancato rispetto delle regole; c) gestione dei rischi finanziari. Sul bond verde sono devastanti le sue parole : “ Perché ho rotto tanto le scatole per lanciare questo green bond? Mica per il verde! A me che cazzo me frega del verde? Niente! Per carità è un settore importante, ma è la tecnica che mi interessa tantissimo, è il capital light. Cioè di fare assistenza alle imprese cercando di non assorbire il patrimonio e portare i soldi a casa .Certo, abbiamo cominciato con una cosa un po’ sofisticata, che è quella del verde, perché abbiamo un problema di reputazione della banca”. Vigilanza di Banca Italia ? Nemmeno dei conti truccati , delle filiali si sono accorti!! Questa vicenda ci ha fatto acquisire una notizia poco nota e cioè, che una banca dello Stato il Mediocredito Centrale è diretta dal nipote del Presidente della Repubblica , Bernardo. La vicenda Popolare ha implicazioni abbastanza strane. Nessuno che grida , che attacca , né maggioranza e né opposizioni. Nel giro di tre giorni dalle rassicurazioni di De Bustis , al commissariamento da parte del Governo in un consiglio dei ministri convocato alle 22 di venerdì. Una cosa è certa ! Una banca commissariata non ha obblighi di presentazione dell’ultimo bilancio di esercizio . Qualcosa di rilevante da occultare , per decidere il commissariamento e buttare giù i vertici ? Infine alcune osservazioni : a) perché fu consentito alla Popolare di Bari di acquisire la Cassa di Risparmio di Teramo che aveva forti criticità?; b) perché non ci fu la trasformazione in Spa come previsto dalla riforma che poneva come limite per la trasformazione 8 mld di attivo e la Popolare ne aveva 9 ? I valori caratteristici della Popolare di Bari evidenziano un disastro!! Gli azionisti hanno perso già un bel po’ di soldi se solo si considera , che le azioni che avevano un valore di 7 e 9 euro adesso valgono 2 euro e, varranno ancor meno con la ricapitalizzazione fatta dal Mediocredito. I crediti in sofferenza superano l’1,2 miliardi di euro. I “ numeri” che misurano lo stato di una banca sono da incubo. Un valore del 6,22 % l’indice che misura la solidità patrimoniale (CET 1) e la Popolare di Bari ha il valore più basso tra tutte le banche.