ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 19 Febbraio 2020 05:57

Pulsano (Taranto) – Il comune vuole istituire la tassa di soggiorno? Il consigliere Di Lena è perplesso

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La tassa di soggiorno, introdotta il 3 marzo 2019 dal Governo, ha dato ai comuni la facoltà di introiettare denaro dal turismo ponendo come unica condizione il limite di 5,00 € a notte. Dopo Roma la tassa di soggiorno è stata attivata anche in altri grossi centri come Firenze e Venezia con alcune polemiche.

L’argomento è diventato oggetto di discussione anche a Pulsano da parte dell'amministrazione che ha emanato il regolamento per la sua applicazione.

A tal proposito il consigliere di opposizione Angelo Di Lena di fronte al ripresentarsi della proposta da parte della amministrazione comunale di Pulsano ha espresso le seguenti considerazioni.

“La tassa di soggiorno potrebbe portare vantaggi, ma credo che porterà solo disagi al Paese in ambito turistico. Al di là della riscossione di denaro, quanto mai necessaria per il Comune le cui casse sono vuote, di contro i disagi di questa tassa sarebbero tanti anzitutto per gli albergatori.

E’ indubbio che la tassa è un ottimo sistema di cassa in città d’arte grandi e ricche come Venezia il cui flusso è di 250.000 turisti al giorno, ma Pulsano non è così. Già quest’anno abbiamo sperimentato la crisi delle presenze sulla litoranea, senza pensare che la nostra offerta turistica non è nemmeno paragonabile a Roma e Venezia. La tassa rappresenterà quindi secondo me, un danno economico ad un turismo già indebolito e finirà per essere un forte disincentivo per i turisti stessi, specie per chi ha in programma soggiorni lunghi.

Infatti soggiornare in un hotel 3 stelle per una settimana significherà una spesa in più di 21 € a persona, in un 5 stelle 35 € a persona, somme che per molte famiglie non sono irrisorie. Del resto parlano i dati. Anche nei grossi centri la tassa di soggiorno è stata fortemente contestata dagli albergatori, che hanno presentato ricorsi al Tar contro la decisione del Sindaco.

Personalmente ritengo che l’amministrazione stia sbagliando e che questa idea andava concordata con gli operatori del settore spiegando come saranno investiti i guadagni che frutterà.

Il rischio è che il comune voglia far pagare ai turisti il suo debito, uccidendolo del tutto, perché è prevedibile che questa tassa avvantaggerà 'il turismo in altri paesi vicini del litorale jonico che non la applicheranno e avranno prezzi più competitivi.

Il turismo è una risorsa importante e credo sia giusto dare non solo pretendere da turisti ed albergatori per favorirne la crescita.”

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