"La consegna dei pacco-viveri a un numeroso gruppo di cittadini va rivisto nelle modalità. Anzitutto ho potuto constatare la presenza di un vero e proprio assembramento nei luoghi di consegna.
Questo non va bene e deve essere assolutamente evitato.
Per questo motivo ho chiesto di provvedere con modalità diverse o attraverso la chiamata a gruppi o meglio con la consegna a casa. Vedere tutte queste persone indigenti ammassate fuori ad aspettare è penoso oltre che viola la privacy di quei cittadini che non hanno risorse.
Bisogna intervenire e organizzare meglio la distribuzione tutelando la dignità e la salute di queste persone oltre a rendicontare i pacchi degli alimenti con criteri trasparenti.
Infine è opportuno istituire un apposito modulo per autocertificare le posizioni economiche dei cittadini onde evitare l’invasione dei furbetti.