ANNO XIX Luglio 2025.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 11 Maggio 2020 04:10

Nelle mani del MES, mezzo imbroglio

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I fatti sono questi e ognuno può verificarli senza farsi imbambolare da interpretazioni segnate o da malafede o superficialismo.

 Condizione quest’ultima, che ha comportato prezzi sociali, istituzionali ed economici immani, in un recentissimo passato. Il riferimento è, a quanto appurato da un tribunale della Repubblica nella manipolazione del mercato fatta da una agenzia di rating con costi spaventosi, per il paese. Tornando al MES faccio riferimento al comunicato finale dell’eurogruppo sull’accordo raggiunto, per l’applicazione del MES, sul regolamento UE 413 del 2013, sul trattato istitutivo del MES Non accuso nessuno d’intenzionalità di comportamento scorretto considerato, che sono i tecnici a informare i politici. Nel caso del MES, le burocrazie del Ministero delle Finanze e gli uffici legali comunitari. Le segreterie tecniche dei commissari europei. 

Infine la censura di fatto o, per collusione o ignoranza degli organi di informazione. Il risultato di questa strage conoscitiva è rappresentato dalla grave lesione dagli interessi del Paese. Nessuno può credere, che una lettera di Gentiloni possa modificare Trattati internazionali come il MES o Regolamenti UE, che come noto vanno applicati senza necessità di recepimento come le direttive.

Il comunicato finale dell’Eurogruppo, delle 17.55 dell’altro ieri 8 maggio è chiarissimo. Basta leggere senza paraocchi e considerando il diritto comunitario e la gerarchia delle fonti.  Dal comunicato stampa dell’Eurogruppo emergono tre punti:il Trattato sul MES, che è un trattato internazionale obbliga lo Stato richiedente a  rispettare quanto previsto dall’art 13 del Trattato,  punto 5 lettera, “ The ESM will also implement its Early Warning System to ensure timely repayment of the Pandemic Crisis Support.”, ovvero sarà applicato Early Warning System cioè il sistema di allarme preventivo sulla solvibilità del debitore.

Un articolo 13 che è utile richiamare: al comma 1 lettera  a) prescrive che una volta che lo Stato richiede l’intervento il presidente del consiglio dei governatori assegna alla Commissione europea, di concerto con la BCE, i seguenti  compiti, fissati nelle lettere a) e b) del comma 1. In particolare la lettera b) valutare la sostenibilità del debito pubblico. Se opportuno e possibile, tale valutazione dovrà essere effettuata insieme al FMI”. Un debito pubblico stimato a fine anno al 160% del PIL!!  Dopo che lo Stato ha chiesto l’intervento del MES scatta la trappola che si legge nel 3 comma (..) il consiglio dei governatori affida alla Commissione europea (..) il compito di negoziare con il membro del MES interessato, un protocollo d’intesa che precisi le condizioni contenute nel dispositivo di assistenza finanziaria. (..) Il direttore generale del MES prepara nel contempo una proposta di accordo su un dispositivo di assistenza finanziaria contenente le modalità finanziarie e le condizioni e la scelta degli strumenti, che dovrà essere adottata dal consiglio dei governatori Infine, il comma 6: Il MES istituisce un idoneo sistema di avviso per garantire il tempestivo rimborso degli eventuali importi dovuti dal membro del MES nell’ambito del sostegno alla stabilità. La lettera di Gentiloni? Al netto dello zero valore formale non disattiva la parte del Regolamento UE 473/ 2012, che disciplina la sorveglianza economica dei paesi, che si trovano in difficoltà con esplicito riferimento al MES (considerando n 5 e art 3 sulla sorveglianza rafforzata e 5). Gentiloni esprime una posizione della Commissione rispetto al Regolamento 473/12. Zero valore giuridico. Punto! 

Una deliberazione seria e credibile in alternativa alla lettera? Sospensione del Regolamento, per il tempo necessario usando vari strumenti previsti dal TUEF ( art. 290 del TFUE stabilisce che “un atto legislativo può delegare alla Commissione il potere di adottare atti non legislativi di portata generale che integrano o modificano determinati elementi non essenziali dell'atto legislativo). Un deliberato giuridicamente fondato. Non sarà mai tardi nel capire, che il MES non è un’istituzione UE. È indipendente dalla Commissione con la quale firma accordi e che è vincolato al rispetto del Trattato istitutivo. 

Comunicato stampa Consiglio Europeo https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2020/05/08/eurogroup-statement-on-the-pandemic-crisis-support/

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