ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 27 Settembre 2022 08:58

Bonaccini e il futuro del Pd: "Serve un progetto più forte e più grande"

Written by  Stefano Benfenati
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Il governatore dell'Emilia Romagna rifiuta una discussione sui nomi: "Non è questo il momento". "Non mi rassegno al fatto che sia la destra a raccogliere il disagio sociale o le paure dei cittadini più fragili". 

"Un partito che oscilla tra il 18 e il 20% non ci basta. Se è vero che da soli non si va da nessuna parte serve un progetto più forte e più grande. Insomma insieme a un Pd nuovo bisogna costruire anche un diverso centro sinistra altrimenti rischiamo di essere meno efficaci anche nell'opposizione in Parlamento". Lo ha detto il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, conversando con i cronisti di fronte alla sede della Regione, a Bologna.

"La sconfitta non è mai responsabilità di uno solo quindi non è responsabilità solo di Letta, è una responsabilità collettiva, quando si vince si vince insieme, e quando si perde si perde insieme. Ringrazio Letta, sono tra quelli che lo chiamò quando era Parigi, e lo ringrazio per essersi messo a disposizione in un momento difficile e non mi pento di aver fatto quella telefonata, perché Enrico è una persona seria e una persona perbene e concordo con lui che adesso dobbiamo discutere in maniera ordinata e farlo bene". 
Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna

Riferendosi al congresso del Pd Bonaccini ha spiegato che "la scelta di chiudere in maniera ordinata ci aiuta a farlo, da un lato senza mettere la polvere sotto il tappeto e senza che si pensi che "basta cambiare un segretario per risolvere tutto. La questione è una e viene da lontano: il Pd - continua - l'abbiamo fondato per unire le forze democratiche riformiste e progressiste in una casa più grande, se diventa strutturalmente un partito più piccolo vuol dire che si è persa la sintonia con un pezzo di Paese. Io sono un uomo orgogliosamente di sinistra da sempre e - ha concluso - non mi rassegno al fatto che sia la destra a raccogliere il disagio sociale o le paure dei cittadini più fragili".

Non è il momento dei nomi

"Non è il momento dei nomi" su chi sarà segretario del Pd dopo Enrico Letta, "deve essere una grande occasione di rigenerazione per noi, sia sui contenuti, sia sul modo di stare come forza politica e popolare nel Paese", ha detto Bonaccini. "Ognuno di noi farà la sua parte, ma prima dei nomi e dei cognomi occorre discutere sui contenuti e dopo sulle alleanze".

Bonaccini rivolgendosi ai giornalisti ha detto a proposito del congresso del Pd: "Non partite con il tema di chi si candida. Io non faccio nulla in questo momento. A me interessa solo di avere l'occasione di questo congresso e ringrazio Letta per come si è voluto mettere a disposizione per condurlo in maniera ordinata nelle prossime settimane. Non è oggi - ha ribadito - il momento di partire con una discussione che troppo spesso ha visto il Pd partire dai nomi e dai cognomi e non dai contenuti e dal bisogno che hanno l'Italia e il Pd di rigenerarsi". AGI

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