Il presidente Jair Bolsonaro e l'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva si sono scambiati accuse reciproche nel loro primo dibattito in tv. Il presidente di estrema destra e il leader di sinistra si sono accusati a vicenda di mentire.
"Lula smettila di mentire, fa male a un uomo della tua età", ha detto Bolsonaro, 67 anni, al suo rivale di 76 anni. "Sei il re delle fake news, il re della stupidità", ha risposto Lula che ha accusato duramente Bolsonaro di aver gestito la pandemia.
"Sono morte 680.000 persone, la metà avrebbe potuto essere salvata", ha detto Lula. Entrambi i candidati erano vestiti con abito scuro e cravatta, verde per Bolsonaro e colori del Brasile per Lula.
Il dibattito, secondo gli analisti, serve per conquistare gli elettori indecisi, in una campagna elettorale carica di tensione. Al primo turno del 2 ottobre Lula ha prevalso con il 48,4% dei voti, contro il 43,2% di Bolsonaro che ha ottenuto un risultato migliore di quanto previsto dai sondaggi.
Per il ballottaggio il favorito è il leader del Partito dei Lavoratori (PT), con il 49% delle intenzioni di voto; Bolsonaro ha il 44% dei consensi, secondo un sondaggio del Datafolha Institute diffuso venerdì scorso.
Lula ha attaccato Bolsonaro definendolo un "piccolo dittatore" e il "re delle notizie false", ricevendo in cambio accuse di menzogna e corruzione.
Il favorito Lula, l'ex presidente carismatico (2003-2010) che cerca una rimonta a 76 anni, ha criticato particolarmente Bolsonaro per la sua gestione del Covid-19, che ha ucciso 687.000 persone in Brasile. Attaccando Bolsonaro per la sua resistenza all'acquisto di vaccini e per l'adozione di farmaci non provati come l'idrossiclorochina, Lula ha affermato che il presidente "porta il peso di quelle morti sulle sue spalle".
"La tua negligenza ha portato alla morte di 680.000 persone, quando più della metà avrebbe potuto essere salvata", ha detto l'ex metalmeccanico con la sua tipica voce roca. Bolsonaro, 67 anni, ha cercato di spostare l'attenzione sulla questione della corruzione, un punto debole per Lula, che e' stata incarcerato nel 2018 con accuse controverse e poi ribaltate derivanti dall'indagine sulla compagnia petrolifera statale Petrobra. AGI