Notte di paura e devastazione in Marocco dove un forte terremoto, 6.8 nella scala Richter, ha scosso l'intero paese, con echi anche nelle nazioni confinanti, la Mauritania, l'Algeria, Gibilterra e perfino in Portogallo.
Il primo bilancio ufficiale è arrivato nella notte fonda, le 4 di mattina in Italia, dopo che per ore immagini inquietanti giravano sui social: rovine, macchine danneggiate, moschee che tremavano e crollavano, fiumi di persone che si riversavano nelle strade in preda al panico. Una trentina di lunghi secondi che hanno scioccato il Paese.
L'epicentro del sisma, di magnitudo 6,8 secondo l'Istituto Americano di Geofisica (USGS), ma 7.0 per l'Istituto di Rabat, è stato a sud-ovest della citta' di Marrakech, 320 km a sud della capitale Rabat. Colpita e' stata soprattutto la provincia di Al-Haouz, dove si conta il numero maggiore di vittime. Li' una'intera famiglia è rimasta intrappolata tra le macerie dopo che la loro casa è crollata, riportano i media.
Citando fonti mediche, il sito di notizie Médias24 ha segnalato un "afflusso massiccio" di feriti negli ospedali di Marrakech. Oltre a Marrakech, lo shock è stato avvertito anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira.
"Verso le 23, abbiamo sentito una scossa molto violenta, ho capito che era un terremoto. Ho visto edifici muoversi e sono uscito. La gente era sotto shock e nel panico. I bambini piangevano, i genitori erano sconvolti", ha detto al telefono all'AFP Abdelhak El Amrani, 33 anni, residente a Marrakech.
"La corrente è andata via per 10 minuti, anche la rete (telefonica), ma è stata ripristinata. Tutti hanno deciso di restare alla'aperto", ha aggiunto. Secondo le immagini trasmesse dalle reti, parte di un minareto è crollato nella famosa piazza Jemaa el-Fna, cuore pulsante di Marrakech, lasciando ferite due persone. "Abbiamo sentito delle urla al momento della scossa. La gente è nelle piazze, nei caffè, preferendo dormire fuori. Ci sono pezzi di facciate che sono caduti," un residente di Essaouira, 200 km a ovest di Marrakech, ha detto all'AFP.
Il 24 febbraio 2004 un terremoto di magnitudo 6,3 gradi della scala Richter aveva scosso la provincia di Al Hoceima, 400 km a nord-est di Rabat, uccidendo 628 persone e provocando ingenti danni materiali. E il 29 febbraio 1960, un terremoto distrusse Agadir, sulla costa occidentale del paese, provocando la morte di oltre 12.000 persone, ovvero un terzo della popolazione della città.