ANNO XVIII Luglio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 18 Ottobre 2023 15:49

Biden in Israele: "La strage dell'ospedale non è opera dell'esercito d'Israele"

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Joe Biden e Benjamin Netanyahu Joe Biden e Benjamin Netanyahu

Il premier israeliano: il mondo si unisca nella lotta, come contro il nazismo e l'Isis. Il presidente Usa: Hamas non rappresenta i palestinesi. Dopo il bombardamento, la Giordania annulla il vertice con il leader della Casa Bianca. Putin: crimine disumano, Israele dimostri la sua estraneità. Proteste in Cisgiordania, Turchia, Libia, Libano e Iran. Berlino chiede una "indagine approfondita". Tel Aviv: l'assenza di cratere prova la nostra innocenza. Domani Guterres al Cairo per far riaprire il valico di Rafah. Il Papa: evitare una catastrofe umanitaria. 

Il bombardamento dell'ospedale anglicano di al Ahli, nel cuore di Gaza Ciy -dove c'erano pazienti ma anche rifugiati- infiamma il Medio Oriente e complica la missione diplomatica del presidente Usa, Joe Biden, arrivato a Tel Aviv.

Palestinesi e israeliani si accusano reciprocamente della responsabilità della strage, in cui sono morte centinaia di persone, mentre le piazze arabe insorgono contro Israele e la Giordania annulla il vertice a quattro (con egiziani e palestinese) a cui doveva partecipare, ad Amman, anche il presidente Usa.

I numeri dell'eccidio ancora non sono chiari. Il ministero della Sanità a Gaza, che è gestito da Hamas, sostiene chesono oltre 500 le persone uccisenell'attacco aereo israeliano sull'ospedale. Una fonte della protezione civile ha detto che sono morte più di 300 persone, ma che ci sono centinaia di altre vittime sotto le macerie.

"Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese, ha sempre portato sofferenza", ha detto Biden, nel suo incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "L'America è in lutto con voi e sta piangendo con voi, ha aggiunto". L'attacco all'ospedale di Gaza è stato opera dell'"altra parte", ha affermato il presidente Usa. "In base a quello che ho visto sembra che fosse dall'altra parte, ma ci sono molte persone là fuori che non ne sono sicure", ha detto Biden.

"Come il mondo civile si è unito per per sconfiggere il nazimo e l'Isis, ora deve unirsi per sconfiggere Hamas. Israele e' unito per sconfiggere Hamas e lo fara'". Lo ha dichiarato il presidente israeliano, Benjamin Netanyahu, in un incontro con la stampa con il presidente Usa, Joe Biden

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha chiesto una "indagine approfondita", mentre la Russia ha definito l'attacco un "crimine disumano" e il presidente, Vladimir Putin, ha invitato Israele a "provare la sua estraneità". "Israele ha diritto di difendersi, come ogni Paese che viene attaccato in quel modo, ma siamo tutti uniti nel dire che il diritto alla difesa ha dei limiti, in questo caso sanciti dal diritto internazionale umanitario", ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

"Dobbiamo poter condannare sia gli attacchi terroristici contro Israele ma anche gli attacchi contro i civili palestinesi", "anche la guerra ha delle regole che vanno rispettate", ha aggiunto. 

"Sono rattristata dal raid contro l'ospedale Al-Ahli e dall'enorme numero di vittime. Non ci sono scuse per colpire un ospedale pieno di personale medico e civili. Tutti i fatti devono essere accertati e i responsabili devono essere portati davanti alla giustizia", ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Israele ha il diritto all'autodifesa, in linea con il diritto internazionale", ha aggiunto.

L'esercito israeliano replica che il massacro è il frutto del lancio "sbagliato" di un razzo da parte della Jihad islamica. Migliaia di palestinesi sono scesi nelle strade di diverse città della Cisgiordania, a Nablus, Ramallah, Tubas, Qalqilya, Hebron e Tulkarem. In Giordania, ad Amman, i manifestanti si sono radunati davanti alla moschea di Re Abdullah.

Migliaia di palestinesi sono scesi nelle strade di diverse città della Cisgiordania, a Nablus, Ramallah, Tubas, Qalqilya, Hebron e Tulkarem. In Giordania, ad Amman, i manifestanti si sono radunati davanti alla moschea di Re Abdullah per esprimere solidarietà ai palestinesi.

Proteste anche a Istanbul, vicino al consolato israeliano, dove la polizia ha usato gas lacrimogeni; e nelle città libiche di Tripoli e Misurata. Manifestazioni anti-Usa e anti-israeliane anche a Teheran. A Beirut, le autorità libanesi hanno lanciato lacrimogeni contro i manifestanti che si erano raccolti non lontano dall'ambasciata Usa.

Proprio sull'onda di queste proteste, il dipartimento di Stato americano ha diffuso un allerta per sconsigliare i viaggi in Libano e ha dato il 'via libera' al personale diplomatico non essenziale perché lasci il Paese. Biden si è detto "inorridito" per l'accaduto e ha chiesto al suo staff di acquisire ulteriori informazioni (gli israeliani avrebbero già fornito agli Usa le prove di cui sono in possesso).

In ogni caso, ha preannunciato la Casa Bianca, a Tel Aviv, il presidente "porrà domande difficili" al premier israeliano Benjamin Netanyahu. Di certo, l'accaduto aumenta la pressione su una visita che poteva essere determinante per sbloccare il negoziato per permettere l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza.

Adesso a sbloccare il negoziato ci proverà il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che domani sarà al Cairo proprio con l'obiettivo di far riaprire il valico di Rafah, al confine tra Gaza e la penisola egiziana del Sinai. Il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, ha detto che la situazione è "più che critica".

Intanto, nel pomeriggio italiano, al Palazzo di Vetro, su richiesta della Russia e degli Emirati Arabi Uniti, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione di emergenza e si pronuncerà anche su una risoluzione presentata dal Brasile per cercare di trovare una posizione comune sulla guerra. La Russia ha proposto di aggiungere la condanna del bombardamento dell'ospedale. Ma l'Onu finora è apparso inerme.

Lunedì al CdS è stata respinta la risoluzione russa, chiedeva un "cessate il fuoco umanitario immediato" e l'accesso umanitario "senza ostacoli" alla Striscia di Gaza: si è arenata sul fatto che non nominava Hamas, una cosa inaccettabile per Stati Uniti, Regno Unito e Francia. 

Israele, l'assenza di un cratere prova la nostra innocenza

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno pubblicato filmati di droni che dimostrerebbero che l'esplosione all'ospedale al-Ahli nella Striscia di Gaza non è stata causata da un loro bombardamento, che - spiegano i militari - avrebbe lasciato un cratere e non un parcheggio in fiamme. Il video mostra le immagini del parcheggio dell'ospedale. Le immagini mostrano che a seguito dell'esplosione nella zona si è sviluppato un grande incendio, ma non è presente alcun cratere. Gli attacchi israeliani generalmente lasciano grandi buchi nel terreno, dice l'esercito, come riporta il Times of Israel.

Nessun aereo israeliano stava operando nell'area dell'ospedale battista di Gaza City nel momento in cui ieri si è verificata l'esplosione, ha assicurato il portavoce dell'esercito israeliano (Idf), Daniel Hagari, in conferenza stampa, spiegando che non c'è stato un attacco diretto sulla struttura sanitaria. "L'analisi delle nostre riprese aeree conferma che non c'è stato alcun colpo diretto all'ospedale stesso", dice, aggiungendo che l'unico danno è stato al parcheggio. Secondo Hagari, una bomba aerea lanciata da Israele avrebbe causato crateri e danni strutturali agli edifici vicini, che "in questo caso non esistono".

Israele, uccisi altri due comandanti di Hamas a Gaza

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver ucciso altri due comandanti di Hamas a Gaza, tra decine di altri obiettivi colpiti nella Striscia nelle ultime 24 ore. Muhammad Awdallah, comandante del gruppo missili anticarro della Brigata di Hamas a Gaza City, e Akram Hijazi, un comandante delle forze navali di Hamas, sono stati uccisi in seguito agli sforzi di intelligence dello Shin Bet e della direzione dell'intelligence militare.

Il Papa: fare il possibile per evitare la catastrofe umanitaria a Gaza

"Anche oggi cari fratelli e sorelle il pensiero va in Palestina, in Israele. Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata. Si faccia per favore tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria". Così Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale. "Inquieta il possibile allargamento del conflitto mentre nel mondo tanti fronti bellici sono già aperti. Tacciano le armi, si ascolti il grido di pace dei poveri, della gente, dei bambini", ha aggiunto il Pontefice. 

"La guerra - ha avvertito Bergolgio - non risolve alcun problema. Semina solo morte e distruzione. Aumenta l'odio, moltiplica la vendetta. La guerra cancella il futuro, cancella il futuro..." AGI

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