Un prete, due suore e due fedeli sono stati presi in ostaggio in una chiesa in Normandia. Secondo quanto si legge sul sito di Le Figaro, che cita fonti di polizia, "due uomini armati sono entrati dal retro di una chiesa" di Saint-Etienne-du-Rouvray, comune de Seine-Maritime.
I sequestratori sono stati uccisi. Prima di essere 'neutralizzati' dalle forze speciali intervenute sul posto i due, armati di coltello, hanno sgozzato il parroco e uno dei fedeli. Lo riferiscono i media francesi, secondo cui nell'attacco sarebbero rimasti feriti anche un fedele e un poliziotto.
Uno dei sequestratori aveva la barba, indossava la chachia, il tipico copricapo tunisino, e ha gridato 'Daesh' entrando in chiesa.
I due uomini, che sarebbero stati due squilibrati, sono entrati durante la messa, usando l'ingresso posteriore dell'edificio sacro. Secondo le prime ricostruzioni, hanno bloccato le porte della chiesa, prendendo in ostaggio il sacerdote che stava celebrando la messa, due suore e due fedeli. Una terza suora è invece riuscita a fuggire lanciando l'allarme.
Tutta la zona intorno alla chiesa è stato circondato dalle forze di sicurezza.
Il quartiere della chiesa Saint Etienne du Rouvray, era stato circondato dalle forze dell'ordine e dalle 'teste di cuoio', il Bri. I due uomini erano entrati attraverso la porta posteriore della chiesa durante la Messa mattutina. Le forze speciali hanno sparato e sono riusciti a ucciderli quando i due sono usciti all'esterno della chiesa, per ragioni non chiare, spuntando sulla piazza antistante.
Padre Jacques Hamel, il sacerdote ucciso, aveva 86 anni ed era stato ordinato prete nel 1958.
Francois Hollande si recherà a Saint-Etienne-du-Rouvray, ha reso noto la presidenza della Repubblica poco dopo che era stato annunciato che il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, è atteso in Normandia.
Hollande ha un particolare legame con la regione essendo nato a Rouen, a poca distanza dal luogo dell'attacco su cui la sezione anti terrorismo della Procura di Parigi ha aperto un'indagine.
La pista islamica sembra la piu' plausibile, considerato che uno degli aggressori era barbuto e indossava il tipico copricapo islamico di lana, la chachia. Inoltre si e' sentito urlare Daesh, l'acronimo in arabo di Isis, durante l'irruzione.
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