ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 04 Aprile 2024 14:44

Maduro denuncia l'installazione di basi militari Usa in Guyana

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Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro

Promulgata la legge di difesa della regione contesa di Essequibo.

Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno installato basi militari e della Cia nella regione di Essequibo, territorio della Guyana ricco di minerali e giacimenti petroliferi di cui Caracas rivendica la sovranità.

"Abbiamo informazioni che nel territorio di Essequibo siano state istallate basi segrete del Comando sud e della Cia per preparare aggressioni contro la popolazione venezuelana", si legge in un comunicato della presidenza.

Secondo Maduro l'omologo guianese Irfaan Ali "non governa la zona", amministrata di fatto "dalle forze armate statunitensi". "Non sto esagerando, controllano il congresso, i partiti della maggioranza, il governo e le opposizioni, oltre che la Difesa e le forze di polizia", recita la nota pubblicata in occasione della promulgazione della legge per la difesa di Essequibo, che stabilisce la creazione di uno stato venezuelano di Guyana Esequiba, in vista di una futura annessione.
   

Maduro - che dovrà presentarsi l'8 aprile davanti alla Corte Internazionale di Giustizia per difendere le proprie tesi sull'Essequibo - ha ribadito di non riconoscere infatti il lodo arbitrale del 1899 che affidava il territorio alla Guyana.
   

La secolare controversia su Essequibo, territorio di circa 160.000 chilometri quadrati riccho di risorse naturali, è peggiorato dopo il governo della Guyana ha effettuato nuove gare per favorire l'estrazione petrolifera nella regione. In risposta Caracas ha rivendicato il territorio, organizzato un referendum popolare e approvato la legge che ne determina l'amministrazione del territorio.
   

I due governi si sono accusati a vicenda di violare gli accordi firmati a San Vicente e Grenadine lo scorso dicembre in cui si sono impegnati a risolvere il conflitto con mezzi pacifici e in rispetto del diritto internazionale. Ansa

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