I negoziati, iniziati nel 2013, non hanno mai avuto vita facile. Non solo la Germania ma anche la Francia non ha mai nascosto le sue perplessità per quello che sembrava uno strumento unilaterale americano. In ogni caso se ne riparlerà quando alla Casa Bianca dal 20 gennaio 2017 siederà un nuovo presidente. Insistere ora con "un'anatra zoppa" (lame duck) come Obama non avrebbe alcun senso.
Ma lo stesso discorso vale per i due big europei: sia la Francia che la Germania avranno elezioni nel 2017 per cui prima della fine del prossimo anno qualsiasi iniziativa sarebbe improduttiva. (AGI)
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