Non è ammissibile, né tanto meno dopo che il suo M5S s'era già espresso in forma sibillina sulla vicenda Venezuela, fare una confusione che neppure un'adolescente delle scuole medie potrebbe commettere.
Il suo movimento, non conosce la realtà che sta vivendo il popolo venezuelano e con esso i circa due milioni di italiani del Venezuela. La fame, la mancanza di medicine, l’impossibilità di comprarsi un biglietto aereo, sia perché l’Alitalia ex compagnia di bandiera italiana ha da tre anni abbandonato il Venezuela, sia per gli alti costi dei biglietti aerei per i più ormai incomprabili costando - se va bene 10- mensilità minime venezuelane a persona.
Ma non è la prima volta che esponenti del suo pentastellare movimento dimostra la totale disconoscimento della situazione venezuelana. il Davide Casaleggio, figlio del guru e fondatore Gianroberto, scomparso recentemente, a giugno inseriva che il Venezuela è fra i paesi ideali a cui voi pentastellati fate riferimento, spiegava, dalle pagine del Corriere della Sera: la democrazia diretta come in Colombia, Venezuela, Islanda, Estonia, e testualmente: “L'istituto del recall che permette di richiamare un politico eletto è attivo in Paesi come la California o il Venezuela”
Recall ovvero referendum revocatorio, che effettivamente c’è in Venezuela. Peccato che il Venezuela: paese noto per essere culla dei diritti, al centesimo posto nelle classifiche sulla salute della democrazia e nel mirino di Amnesty International. Una dittatura mascherata da repubblica bolivariana, un Paese tecnicamente fallito. Però c'è il recall, eh? Forse Casaleggio intendeva l'abitudine, diffusa da quelle parti, di «richiamare» nelle patrie galere gli oppositori politici. Certo, c'è anche la California, dove, tra alti e bassi, la tecnica del recall è in uso da anni.
Ma veniamo al Venezuela. Lei ignora che l’opposizione venezuelana sta richiedendo il Recall da mesi, ha raccolto due milioni di firme in tre giorni, e, ad oggi, non v'è la data né della verifica del 20% delle firme, né tantomeno del giorno in cui effettuare il Referendum Revocatorio sancito dalla Costituzione Bolivariana del Venezuela e vede è cronaca di queste settimane: giovani arrestati perché raccoglievano le firme in forma pacifica e costituzionale. Lei è così distratto dalla corsa all’investitura di candidato Premier, che non si è accorto che in questo mese di settembre nel Venezuela, la gente sta in piazza in milioni a richiedere la data del referendum revocatorio entro il 2016 perché solo così si potrà andare al voto per un nuovo presidente. Mentre il Governo chavista filo castrista sta cercando in ogni modo di farlo slittare nel 2017 in modo che in caso di sconfitta (certa) subentri il vice presidente e continuerebbero a governare sino alla scadenza naturale del 2019. Le utopie sono belle finché restano tali, quando si fanno realtà diventano un incubo, e chi sta vivendo l’ennesimo socialismo reale condito di fame e miseria del Recall non attivato o attivato a uso e consumo del potente di turno francamente non so quanto poi sia contento della democrazia diretta. Lei, ora dirà che sarebbe la stessa cosa, con un premier italiano che non da la data del referendum proprio perchè ha paura dell'esito. Ma, mi creda gli artifici sono mai calzanti con la realtà.
Non entro in altre spiegazioni su cosa sta succedendo in Venezuela e su come stanno vivendo i cittadini venezuelani e gli italiani del Venezuela, spero di averla incuriosita a leggere i giornali, nazionali ed internazionali e di informarsi direttamente - come dovrebbe fare un normale politico - specie se è aspirante a diventare Premier dell’ottavo Paese più ricco del Mondo e spero che in futuro studi la storia e la geografia oltre alle lingue inglese e spagnolo nell’ordine la seconda e la terza delle lingue più parlate nel mondo e ci eviti quando, se mai sarà Premier di parlare altra lingua se non l’italiano, per evitarci a noi che viviamo all’estero di vergognarci della nostra classe politica, dal Venezuela che come lei sa, come il Cile è in America Latina, ma dove Pinochet non ha mai governato!
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