ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 29 Settembre 2016 00:00

La criminalità politica di Mani Pulite

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Non ho mai ritenuto di scrivere questo articolo fino alla lettura de Dispute terza repubblica, Di Pietro dovrà risarcire Occhetto per lo ‘scippo’ dei rimborsi elettorali di Alessia Pedretelli su La Verità: 8 di oggi, 28 settembre 2016.

L'espressione Mani pulite 

Indica una serie di inchieste giudiziarie degli anni novanta del XX secolo in Italia, caratterizzata da una serie di indagini giudiziarie condotte a livello nazionale nei confronti di esponenti della politica, dell'economia e delle istituzioni italiane. Le indagini portarono alla luce un sistema di corruzioneconcussione e finanziamento illecito ai partiti ai livelli più alti del mondo politico e finanziario italiano.

Le inchieste furono inizialmente condotte da un pool della Procura della Repubblica di Milano (formato dai magistrati Antonio Di PietroPiercamillo Davigo, Francesco Greco,Gherardo ColomboTiziana ParentiIlda Boccassini e guidato dal procuratore capo Francesco Saverio Borrelli e dal suo vice Gerardo D'Ambrosio) e allargate a tutto il territorio nazionale, portarono a decine di arresti di noti esponenti politici, dando vita ad una grande indignazione dell'opinione pubblica che pose le basi di una rivoluzione nella scena politica italiana. Partiti storici come la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista Italiano, il PSDI, il PLI sparirono o furono fortemente ridimensionati, tanto da far parlare di un passaggio ad una Seconda Repubblica. Wikipedia

Antonio Di Pietro diventò famoso col partito Italia dei Valori, che sembrava contrapporsi a Forza Italia di Silvio Berlusconi e agli altri partiti, propugnava una politica fondata sui valori anziché sugli interessi e sugli intrallazzi, da attuarsi con le mani pulite, appunto. Ho sempre diffidato della concentrazione nelle sue mani dei denari ricavati dai rimborsi elettorali ad imitazione di quanto aveva fatto Bettino Craxi nel Psi. Come ho sempre pensato all’articolo 49 della Costituzione che vi cito ogni giorno:

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

Anche un distratto è capace di riconoscere che la criminalità politica comincerà ad esistere solo con la traduzione in legge di questo articolo sui partiti.

Sono stati necessari 12 anni ai truffati Occhetto e Giulietto Chiesa per ottenere il riconoscimento del furto operato dal principale esponente di Mani Pulite. Nel 2004 il Movimento dei Riformisti di Achille Occhetto aveva concorso alle elezioni europee assieme all’Italia dei Valori. Avevano conseguito due seggi, occupati da Di Pietro e Giulietto Chiesa. Poi si erano separati per divergenze. Il rimborso di 5,3 milioni di euro venne intascato dall’Italia dei Valori, che non spartì con gli altri, che intanto avevano cambiato nome diventando Cantiere per il bene comune.

Io amerei che questo episodio diventasse il cantiere per la nascita del bene comune riconosciuto nella legge sui partiti che trasformerebbe la criminalità ordinaria, sanzionata in dieci anni, in criminalità politica, sanzionata in dieci giorni. La rapidità della giustizia diraderebbe la corruzione da dieci a uno!

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