ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Atene (Grecia) - Giornata cruciale domani in Grecia dove quasi 10 milioni di cittadini sono chiamati alle urne per pronunciarsi sul piano di accordo presentato dalla Commissione europea nell'eurogruppo del 25 giugno scorso e sulle nuove misure di austerita' proposte dai creditori internazionali. Un voto che va ben oltre la politica economica di un paese sull'orlo del default, ma che mette in gioco la stessa permanente di Atene nell'Europa. Ecco come funziona il referendum:

Alla vigilia del referendum, Atene si divide sul voto

Atene (Grecia)  - Alla vigilia del referendum, il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, accusa i creditori internazionali di "terrorismo".
  "Quello che stanno facendo con la Grecia ha un nome: terrorismo", ha detto Varoufakis in un'intervista al quotidiano spagnolo El Mundo. "Cio' che Bruxelles e la troika vogliono oggi e' che vinca il si' cosi' che possano umiliare i Greci", ha aggiunto.

"Perche' ci costringono a chiudere le banche? Per incutere paura nella gente. E diffondere la paura si chiama 'terrorismo'", ha sottolineato ancora Varoufakis spiegando che le banche riapriranno martedi' indipendentemente dall'esito del voto.
   Il ministro ha ribadito che si dimettera' se i Greci voteranno si' e che un default della Grecia costera' un trilione di euro. Varoufakis ha assicurato che se a vincere saranno i no, il premier Tsipras volera' a Bruxelles e raggiungera' un accordo con i creditori. "L'Europa ha bisogno di un accordo, la Grecia ne ha bisogno, cio' significa che raggiungeremo un accordo", ha aggiunto. Il ministro greco ha anche accusato i creditori di voler fare della "Grecia un esempio" di cio' che non devono fare gli altri Paesi. "Credo che in tutta l'Europa - ha osservato - servano partiti come Syryza e Podemos, partiti critici verso il sistema ma al tempo stesso europeisti e democratici. Quelli che ci odiano ci vogliono dipingere come anti-europeisti ma non e' vero, non lo siamo".

Circa 40.000 manifestanti si sono piu' o meno equamente divisi tra le due manifestazioni ad Atene, una in favore del 'Si'' e l'altra a sostegno del 'No' al referendum sull'accordo tra la Grecia e i creditori. Alla manifestazione a piazza Syntagma, contraria all'accordo, sta partecipando anche il premier Alexis Tsipras.

In precedenza si erano registrati scontri tra la polizia e un gruppo di manifestanti vestiti di nero. I manifestanti favorevoli all'accordo si sono invece ritrovati davanti al vecchio stadio Olimpico.

sipras, votate 'No' per vivere in Europa con dignita'

Un appello a votare 'No' al referendum di domani per restare in Europa e viverci con dignita' e' venuto dal primo ministro greco Alexis Tsipras nella manifestazione di piazza Syntagma, mentre Donald Tusk si e' detto convinto che il referendum non riguardi la permanenza nell'euro. "Forse - spiega il presidente di turno del Consiglio europeo - dovremo abituarci a convivere con paesi membri dell'Eurozona in bancarotta". Secondo Tusk, se i greci voteranno si' "penso che questo consentira' di aprire un capitolo nuovo nella negoziazione, probabilmente piu' promettente di prima". Se invece voteranno no "lo spazio di negoziazione ovviamente si ridurra'". (AGI)

Grecia: medicine e carne scarseggiano, primi problemi nelle isole

Atene - Quando mancano ormai solo 48 ore dal sondaggio voluto dal governo Tsipras, in teoria sull'ultima proposta di aiuti avanzata dall'Eurogruppo alla Grecia, crescono i si', al 44,8% e arretrano al 43,4% i no. E' quanto emerge da un sondaggio pubblicato stamane dal quiotidiano Ethnos secondo il quale, ancor piu' significativamente, la netta maggioranza dei greci, il 74% vuole restare nell'Eurozona mentre solo il 15% vuole tornare alla dracma.

Carne e medicine cominciano a scarseggiare nelle isole greche perche' i locali non hanno piu' soldi per pagare i fornitori stranieri; e dunque cominciano i primi problemi per i turisti che, sfidando il rischio default, hanno deciso di avventurarsi comunque nei mari ellenici. Secondo il sito del quotidiano greco Kathimirini, in diverse isole Cicladi i turisti stanno gia' avendo i primi problemi. Lo riferisce la Camera di Commercio delle isole, che ha chiesto al governo di esperire tutte le opzioni per evitare l'aggravarsi della situazione.

Gli albergatori temono di trovarsi ben presto a corto di determinati cibi e bevande e di dover addirittura chiudere i battenti. Il che vuol dire che, dopo il 2014 -anno record per affluenza turistica- il turismo quest'anno potrebbe subire una brusca battuta d'arresto. I primi segnali gia' si vedono: l'associazione delle Aziende turistiche greche ha riferito giovedi' che negli ultimi giorni le prenotazioni sono crollate del 30/40%; il che, tradotto in termini numerici, significa che 240mila almeno non si sono materializzati. (AGI)

Il Veneto ha votato no. Ok su spesa farmaceutica

Roma - Raggiunta l'intesa alla Conferenza Stato-Regioni sul riparto dei tagli alla sanita' per 2,352 miliardi di euro stabiliti dalla Legge di Stabilita'. Il Veneto, che ha espresso parere contrario, non ha partecipato al voto consentendo cosi' l'approvazione del documento.

Atene - Il premier greco, Alexis Tsipras dichiara che la Grecia restera' unita dopo il referendum di domenica.
  "Il giorno dopo i referendum - dice - resteremo uniti", per superare "le difficolta' temporanee" che dovremo affrontare.

Roma - "Auspichiamo che la Grecia possa trovare rapidamente un'equilibrata intesa per riavviare un percorso di stabilita' e crescita nell'alveo dell'Unione europea, cui Atene appartiene". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione dell'assemblea dell'Ania.

Roma - Se al referendum di domenica in Grecia "vincono i si' mi dimettero'". Lo fa sapere il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, intervistato a Bloomberg tv, precisando che Atene non firmera' nessun accordo "senza la ristrutturazione del debito".

Roma - “Evangelii Gaudium” non è soltanto il nome dell’esortazione apostolica che rappresenta il programma del pontificato di papa Francesco. È anche lo slogan con cui si può riassumere lo spirito del viaggio apostolico del Papa in Ecuador, Bolivia e Paraguay, in programma dal 5 al 13 luglio.

Roma  - "Domenica e lunedi' saro' ad Atene insieme ad alcuni portavoce M5S Vi invito: #TuttiAdAtene Il potere al popolo, non alle banche". Cosi' su twitter il leader del M5s Beppe Grillo. "Domenica e lunedi' saro' ad Atene insieme ad alcuni nostri portavoce in Parlamento italiano ed europeo per esprimere la solidarieta' e vicinanza di tutto il M5S ai cittadini greci in questo momento di democrazia - scrive Grillo nel post - L'ultima parola spetta ai cittadini e il popolo greco prendera' la decisione che piu' ritiene opportuna tra proseguire con l'austerita' imposta dai burocrati e dai banchieri o riprendersi la propria sovranita'.

Martedì, 30 Giugno 2015 19:37

Grecia, in piazza il fronte del "sì"

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Manifestazione ad Atene degli eurofavorevoli. Molti gli slogan in piazza tra cui spicca "Grecia, Europa, democrazia"

Atene (Grecia) - Migliaia di persone hanno manifestato in piazza Syntagma ad Atene a favore del ("nai" in grecoal referendum. Molti gli slogan in piazza tra cui spicca "Grecia, Europa, democrazia". Molte anche le bandiere elleniche mentre altri portano bandierine con la scritta "Sì alla Grecia e sì all'euro". In piazza soprattutto esponenti di classe medio-alta che nelle conversazioni se la prendono con il primo ministro Alexis Tsipras.

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