Si allarga il fronte dei disobbedienti: anche Sala e l’Anci contro Salvini. Conte: "Inaccettabile, ma avviamo il tavolo per la revisione della legge sulla sicurezza"
Si allarga il fronte dei disobbedienti: anche Sala e l’Anci contro Salvini. Conte: "Inaccettabile, ma avviamo il tavolo per la revisione della legge sulla sicurezza"
Il premier e il ministro Tria incontrano Juncker a Bruxelles. La Commissione parla di "buoni progressi" ma il lavoro da fare per evitare la procedura d'infrazione è ancora lungo
L’Europa chiede “passi concreti” all’Italia per arrivare alla svolta sui conti pubblici. Confindustria sempre più perplessa
No al muro contro muro tra Roma e Bruxelles, ma nella maggioranza non c'è disponibilità a cambiare le misure. Al massimo "qualche decimale"
Cena con Juncker, poi l’annuncio: “Dialogo per evitare la procedura d’infrazione”. Parole interlocutorie anche da parte della Commissione Ue.
"Ci può essere qualche confronto e qualche discussione parlamentare, ma il rapporto umano secondo me viene prima di tutto: con Luigi Di Maio e Giuseppe Conte è un rapporto squisito, perché ho trovato due persone leali, coerenti, oneste e positive.
Sul tema degli inceneritori la tensione tra Lega e M5s è ancora alta. Il tema non è affrontato nel contratto di governo e il premier è chiamato a una difficile mediazione
Oggi l’Europa aspetta una risposta dall’Italia, rispetto alla manovra, ma è giallo sull’incontro. Il premier Conte, reduce da un incontro con la Libia, dovrebbe vedere i due vice premier Salvini e Di Maio. La tinta di giallo è legata al fatto che la riunione era in agenda, ma slittamenti e intrecci vari hanno mostrato una situazione confusa.
"Non entro nel merito delle cifre" a copertura del reddito di cittadinanza. "C'è la libera' di stampa: quello che conta e' quello che scrive il governo". Così Giuseppe Conte ha risposto a chi gli chiedeva delle stime di copertura del reddito di cittadinanza secondo il Corriere della sera.
Conte al Cremino: eliminare il prima possibile le sanzioni. E comprare italiano è “un affare". I colloqui al Cremlino tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente russo Vladimir Putin - culmine di un ottobre fitto di visite di rappresentanti del governo a Mosca - si concludono con la conferma di una “solida amicizia” tra i due Paesi e dell’impegno reciproco non solo a sostenere la ripresa dell’interscambio e a potenziare gli investimenti, ma anche a cooperare sui dossier più delicati della politica internazionale, primo tra tutti la soluzione della crisi in Libia.