È muro contro muro tra Forza Italia e Lega. E la coalizione rischia di rompersi sul più bello. Matteo Salvini fa la mossa del cavallo e 'apre le danze', lanciando Anna Maria Bernini al posto di Paolo Romani come candidato azzurro, espressione della coalizione a palazzo Madama. E' un errore porre veti, "ma sbaglia anche chi si arrocca su un solo nome", aveva avvertito il segretario del Carroccio: ''Ognuno di noi deve parlare con tutti e mettersi di lato e noi della Lega ci siamo messi di lato di un chilometro e abbiamo votato la Bernini per amore del Paese ed è l'unico modo per evitare l'abbraccio Pd-M5S per eleggere il presidente del Senato''.
Cosa ha detto Roberto Maroni a "In mezz'ora" sul governo, sul futuro della Lega e su una sua possibile alleanza con i Cinque Stelle
Riceviamo e pubblichiamo due note del responsabile del sindacato autonomo di Polizia, Tonelli ora deputato della Lega di Salvini, sulla vicenda della riforma penitenziaria e sulla manifestazione di Lecce dove sono state gettate bombe carta sulla polizia.
Non come lasciava intendere Bossi ai tempi della Lega prima maniera. E’ divisa non certo per aree geografiche ma tra le aree del benessere e quelle del malessere.
La Lega stacca Forza Italia. I Cinque Stelle primo partito oltre il 30%. Il Pd crolla sotto il 20% e nessuno dei suoi alleati supera il 3%. Flop di Leu. CasaPound non entra in Parlamento
Di Stefano detta le sue condizioni (Repubblica) e allarma il centrodestra (Corriere) anche se non c'è ancora nulla di concreto (Giornale). Ma un avvicinamento non sarebbe una novità (Fatto)
"Che la Lega si chiamerà Lega mi sembra chiaro da mesi: non è un mistero. Su questo 65 milioni di cittadini penso che non vedano l'ora di votare". Matteo Salvini, incontrando i giornalisti, davanti al cancello di via Bellerio, al termine della riunione del consiglio federale, sembra sicuro e sereno.
Un briciolo di buon senso merita riconoscimenti: la Lega pensante merita di non venir irrisa.
Io voterò no al referendum sull’autonomia del Veneto in cova dalla Lega. Dunque voterei no domenica in Catalogna oppure non andrei a votare.
I 40 milioni spesi dal Milan per strappare, si fa per dire, Bonucci alla Juve sono la conferma che il calcio è arrivato a un punto di non ritorno.