Roma (Italia) - “Non è giusto rimanere insensibili al dramma dei pensionati italiani rientrati in Italia dal Venezuela dopo una vita di duro lavoro e sacrifici ai quali da più di un anno il Paese sud americano ha sospeso il pagamento delle pensioni. Continuo a ricevere segnalazioni da persone anziane disperate perché non hanno i soldi per sopravvivere e perché l’Italia si rifiuta di riconoscere il loro stato e di concedere le prestazioni assistenziali”. Così Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America, che, dopo aver presentato un’interrogazione parlamentare e contattato numerose autorità, annuncia oggi di aver scritto al vice ministro Mario Giro per “sollecitare una iniziativa del Governo”.
Roma – Nonostante la difficile situazione politica in Venezuela, il governo italiano tramite il vice-ministro degli Esteri Mario Giro annuncia la liberazione di tre connazionali detenuti a seguito delle recenti manifestazioni.
"Alle giovani generazioni trasmettiamo ansia, eppure fuori dai confini dell'Europa non esiste nessun eldorado per i nostri figli". Così il vice ministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Mario Giro, che affida le sue riflessioni ad un articolo pubblicato oggi dal quotidiano L’Unità.
Riportiamo integralmente l'intervista effettuata da Riccardo Boraccina pubblicata da Vita.it, al Vice ministro Mario Giro che la scorsa settimana era a Caracas dove ha incontrato sia il Governo Maduro sia i vertici del Parlamento venezuelano e dell'opposizione venezuelana, Sabato ha inaugurato una bella ed interessante mostra “El gran juego de la industria Cincuenta" all'Istituto Italiano di Cultura di Caracas, domenica pomeriggio ha incontrato i vertici della Comunità degli Italiani del Venezuela, in uno scambio sincero sulla situazione del Venezuela, sulle problematiche della Comunità Italo-venezuelana, sul difficile rapporto con le nuove norme burocratiche consolari imposte da Roma, e ha parlato del Referendum.
Caracas (Venezuela) - “In Venezuela è in atto un golpe”, ne è convinta l’opposizione, dopo l’ennesimo escamotage del regime chavista per posporre il referendum revocatorio contro Nicolas Maduro.