I capi di Stato maggiore degli eserciti dell'Africa occidentale sono riuniti ad Accra per discutere i dettagli dell'operazione per reintegrare il presidente Bazoum, deposto dai golpisti. Ma il ricorso alle armi non è l'unica opzione.
Il blocco dell'Africa occidentale intende rimuovere i governanti militari dopo il colpo di stato del mese scorso. La Costa d'Avorio fornirà "un contingente" di 850-1.100 uomini, insieme a Nigeria e Benin.
Il leader del golpe nigeriano ha nominato primo ministro l'economista ed ex ministro delle finanze Mahamane Lamine Zeine. Blinken: "La diplomazia è il modo preferibile per risolvere questa situazione."
Crosetto: "Sull'aereo anche dieci soldati statunitensi, restano per ora nel Paese altre 254 unità del nostro contingente". Il ministro francese Colonna: "I golpisti hanno tempo fino a domani per fermarsi". Ultimatum ai militari della ministra degli Esteri, ma loro cercano un accordo difensivo con la Brigata Wagner.
È atterrato all'aeroporto di Ciampino alle 5,11 il volo speciale dell'Aeronautica militare partito da Niamey con a bordo 87 passeggeri, di cui 36 italiani, che hanno deciso di lasciare il Niger dopo il colpo di Stato. Il ministro: "Abbiamo dimostrato efficienza e gioco di squadra."
L'ambasciata a Niamey resterà aperta. I francesi cominciano a lasciare il Paese. Mali e Burkina Faso: un intervento militare è una dichiarazione di guerra contro di noi.
Alcuni manifestanti hanno tentato di entrare nell'edificio e rimosso la targa con la scritta 'Ambasciata di Francia' sostituendola con bandiere del Niger e della Russia. Ultimatum dei leader africani: "Non escluso l'uso della forza".
Il capo di stato maggiore Salifou Mody ha spiegato che il golpe si è reso necessario a seguito del "continuo degrado della situazione di sicurezza e della cattiva gestione economica e sociale."