Quali sono “le condizioni di compatibilità che consentono la prosecuzione dell’attività di costruzione” dei parchi minerali dell’Ilva di Taranto “nonostante la presenza di contaminazione”?
L'acciaieria di Taranto attende di capire quale sarà il suo futuro con il nuovo governo, dal quale sono giunti segnali contraddittori. Il governatore della Puglia, Emiliano, è aperto all'ipotesi di chiusura sollevata dal M5s. Ma la Lega sembra pensarla diversamente
Si pubblica qui di seguito comunicato congiunto consiglieri di minoranza del Comune di Taranto, Baldassari, Vietri, Nilo, Fornaro, Ciraci su vicende Ilva.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente lettera aperta dell’associazione Genitori Tarantini rivolta alla proprietà Ilva e ai sindacati. "Cara AmInvestoCo, cari Sindacati, siamo i bambini di Taranto e vorremmo vivere. Questa richiesta vi sembrerà assurda, ma è la verità.
Riceviamo e pubblichiamo - Editore, Direttore responsabile, Caporedattore e Redazione tutta de “L’Eco di Bergamo”riteniamo l’articolo da voi titolato “Se chiude l’Ilva paghiamo tutti”, pubblicato in data 19 maggio 2018, offensivo per l’intera comunità pugliese.
Riceviamo e pubblichiamo nota pervenuta da Gregorio Mariggiò Elvira Sebastio Co-Portavoce dei Verdi per la Provincia di Taranto sull'ennesimo incidente mortale in cui ha perso la vita un giovane lavoratore a Taranto
Padova, Carrara, Monfalcone, La Spezia e ora Taranto. In poco più di una settimana otto lavoratori gravemente infortunati, e di questi al momento quattro morti. Da ultimo, Angelo Fuggiano, dipendente della Ferplast, azienda dell’appalto Ilva.
Riceviamo e pubblichiamo dai Genitori Tarantini - “Signori Deputati, Signori Senatori del Movimento 5 Stelle,è dal lontano 1965 che l’Ilva (allora Italsider) produce in terra jonica.
Pubblichiamo qui di seguito la lettera aperta dei Genitori Tarantini al sindaco di Taranto, dottor Rinaldo Melucci sullo stato dell’arte della situazione Ilva
Un Quinto Fabio Massimo detto il Temporeggiatore o un’altra bocciatura del Ministro dello Sviluppo? Fallito il richiamo agli azionisti di NTV (Italo), affinché restasse italiana, bocciato nel Rapporto presentato a Tallin, a novembre scorso nella settimana sulla piccola impresa, annunci continui sulla pubblicizzazione mai avvenuta sulla Carta delle Aree potenzialmente idonee, a ospitare il deposito nazionale per le scorie nucleari.