ANNO XVIII Giugno 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 02 Agosto 2019 00:00

Gli autovelox sulla Litoranea? « Delle presenze inutili e dannose» Da rimuovere tutti

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IL CONSIGLIERE DELL’UNIONE DEI COMUNI TERRE DEL MARE E DEL SOLE ANGELO DI LENA CHIEDE SIA LA  RIMOZIONE DEGLI AUTOVELOX POSTI SU TUTTA LA LITORANEA SALENTINA DI TARANTO E PROVINCIA , SIA DEI PHOTORED SULLA SP 121 POSTI IN VIA BOSCO CAGGIONI ALL’INTERSEZIONE CON VIALE MONTEDARENA A MARINA DI PULSANO.

Delle presenze inutili e dannose. Sono queste la definizioni degli autovelox installati sulla ex SP 122 posti sull’ intera Litoranea di Taranto e provincia, oltre ai photored posti in via Bosco Caggioni all’intersezione con viale Montedarena per i quali il consigliere Di Lena  chiede la rimozione considerandoli un inutile balzello ai danni degli automobilisti:

"Sono qui a richiedere la rimozione dei lavori di questi autovelox e photored che faranno fioccare multe ai cittadini e offro valide ragioni per questo. I due tratti di strada ad oggi secondo informativa della polizia stradale del 26 Luglio 2019 non sono mai stati interessati da sinistri stradali , e quindi secondo la circolare Minniti del 21 Luglio 2017 non possono  essere oggetto di rilevazione del limite di velocità in quanto non hanno un elevato tasso di incidentalità in riferimento agli ultimi 5 anni.

Ed infatti , alla luce di questo decreto in data 31 Luglio 2019 mi scrivono dietro mie sollecitazioni la Prefettura di Taranto e la Questura per la mia nota inviata il 26 luglio 2019, entrambe sostenendo le mie tesi fondate , tanto da anticiparmi che è intenzione del Prefetto convocare nella prima decade di settembre una riunione per disporre una ricognizione del territorio provinciale di Taranto per l’individuazione dei tratti veramente ad alta incidentalità con i nuovi parametri della sopra citata normativa, e non con un decreto prefettizio del 2011.

Mi chiedo allora perché installarli proprio li?

Così non va bene.
Senza fare polemica non posso biasimare coloro che contestano e parlano di ingiustizia e di sanzioni pecuniarie fatte con lo scopo di far cassa eludendo il dettato costituzionale della progressività del prelievo fiscale”.

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