ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 16 Marzo 2018 03:04

Arrivano i sovranisti, e scalpitano i moderati

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Quello che accade nel paese è il risultato, e mica tanto eccezionale, di quello spauracchio di fine campagna elettorale, e ripetuto durante gli exit pool nelle prime ore del dopo voto.

Sovranista vuol dire l’antitesi della globalizzazione, la stessa filosofia di Trump che mette i dazi per difendere le proprie produzioni. Questo significa davvero un campanello d’allarme per l’Europa.

A far riemergere le preoccupazioni delle forze moderate sono gli abboccamenti di questi giorni tra pentastellati e camicie verdi e la 'convergenzà che si registra tra alcuni punti programmatici illustrati da Luigi Di Maio e quelli di Matteo Salvini.

Ad esempio, lo sforamento del tetto del 3% e, più in generale, l'ostilità verso le regole imposte all'Italia dall'Ue. Di temere un asse sovranista non ne ha mai fatto mistero Silvio Berlusconi. Ma anche nel Pd non viene presa alla leggera l'ipotesi di un esecutivo targato 5 stelle e Lega. Ma cosa significa 'sovranista' e perché genera timori tra le forze moderate?

Secondo la Treccani l'aggettivo sovranista indica "chi, in politica, sostiene il sovranismo". Ovvero, si tratta di un "neologismo utilizzato per indicare chi aderisce al sovranismo, dottrina politica che riconosce il potere sovrano di una nazione o di un popolo, non assoggettabile a nessun'altra autorità esterna".

Sempre per la Treccani, il sovranismo è "la posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovranazionali di concertazione". Un esempio recente, secondo Bernard Henry Levy, è la vittoria della Brexit al referendum inglese. "Brexit è la vittoria non del popolo, ma del populismo - osserva il filosofo francese - è la vittoria, in altri termini, del sovranismo più stantio e del nazionalismo più stupido".

 Il sovranismo, dal francese souverainisme, secondo la definizione che ne dà l'enciclopedia Larousse, è una dottrina politica che "sostiene la preservazione o la ri-acquisizione della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in contrapposizione alle istanze e alle politiche delle organizzazioni internazionali e sovranazionali". Il sovranismo, in particolare, "si oppone al trasferimento di poteri e competenze dallo Stato nazionale a un organo internazionale, processo visto come una minaccia all'identità nazionale o come attentato ai principi della democrazia e della sovranità popolare".

In Italia sono due le formazioni politiche che si rifanno espressamente al sovranismo. Il fronte sovranista italiano, che così si definisce: "Siamo cittadini che avvertono l'esigenza di una riscoperta collettiva dei valori costituzionali. Ci poniamo come obiettivo la riconquista della sovranità nazionale in ogni sua forma, attraverso il ricollocamento della Costituzione al vertice dell'ordinamento. Siamo persone che cercano convergenze più che scontri". Di recente costituzione il "Movimento nazionale per la sovranità", lanciato da Gianni Alemanno, che ha sostenuto alle ultime elezioni politiche la Lega e la candidatura a premier di Matteo Salvini.

"Ho visto Berlusconi ieri sera". Era arrabbiato? "Assolutamente no. Quello che leggo sui giornali a volte è stupefacente". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, smentendo le indiscrezioni che riportano tensioni all'interno della coalizione di centrodestra soprattutto con il leader di Forza Italia. "Con Berlusconi siamo in linea - ha spiegato Salvini - andiamo avanti tranquillamente". Se dovesse scegliere tra Berlusconi e Di Maio? "Berlusconi fa parte della squadra - ha risposto Salvini a margine di un'iniziativa a Modena - quindi non c'è scelta. Io parlo a nome del centrodestra non solo della Lega. Quindi al centrodestra vediamo chi si accompagna. 

Per concludere andrebbe riguardata la composizione prevalentemente meridionale del voto M5S e un accordo con la Lega ex Nord di Salvini, parrebbe davvero un karakiri per il pianeta a 5 stelle. Del resto è quello che si attendono molti avversari, compreso il partito democratico, di metterli alla prova per spegnere le stelle. Ma è una posizione di quart'ordine e non va negli interessi degli italiani.

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