ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 20 Giugno 2018 05:03

Rassegna Stampa - Sparatorie sui migranti al grido di Salvini e altre news

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Pubblichiamo la rassegna stampa predisposta da Carlo Forin nostro collaboratore di Vittorio Veneto che si diletta nella ricerca linguistica da zumero e anche nella raccolta di giornali che sceglie per noi e li propone alla lettura nella tradizione della rassegna stampa

le sparatorie sui migranti nel nome di Salvini

Coloro che hanno sparato sugli immigrati al grido di –Salvini, Salvini- andranno accertati: se il fatto risponde a verità i parlamentari dovrebbero chiedere al ministro di polizia di ristabilire l’ordine con le sue dimissioni. È ridicolo ciarlare contro la sua propaganda. Si chiedano le dimissioni del ministro del disordine interno.

 

Merkel+Macron pro Italia sui migranti

La conferenza stampa congiunta dei due leader europei è un primo stop allo spaccamento dell’Europa. Solo un primo stop. Adesso occorre l’indicazione dell’obiettivo positivo generale: l’accoglienza dei migranti comincerà a fluire oltre i patti di Schengen, che prescrivono l’obbligo dell’accoglienza solo ai Paesi frontalieri, prima con l’istituzione della unica guardia costiera europea (ed è il rafforzamento di Frontex di cui parlano i due leader), poi con la cittadinanza unica europea agli europei, che cominceranno a star più tranquilli per l’arrivo dei migranti solo quando sapranno di essere tutti europei; gli Stati che si rifiutano se ne vadano fuori dall’Europa Unita. Questa nuova tranquillità rasserenerà anche l’ulteriore trasmigrazione dei migranti accettati dai Paesi frontalieri e l’integrazione dei migranti ormai residenti da tempo.

È evidentissimo il fatto che la dichiarazione Merkel-Macron galleggia sul problema, ma si rifiuta di risolverlo. Il fondamento degli Stati Uniti d’Europa che si federano sta saltando davanti al flusso epocale dei migranti.

Il federalismo è morto, viva la cittadinanza unica dei cittadini degli Stati mal federati.

 

I sondaggi dicono che la Lega è il primo partito d’Italia:

Marco Calabresi ha scritto: “Pietà l’è morta: la maggioranza degli italiani –sostiene Salvini – condivide e lo segue. Forse è vero, lo confermano i sondaggi e una generale acquiescenza. Ma non significa, se ne facciano una ragione i suoi sfegatati sostenitori, che abbia ragione o noi si debba essere d’accordo. Mai mi sono sentito più a mio agio nel trovarmi in minoranza e ne sono orgoglioso”.

Ottant’anni fa Adolf Hitler era osannato dalla sua ‘razza’ come Salvini oggi.

Nel 2018, il concetto di razza superiore è scomparso [salvo con Bannon, rifiutato tra Trump, ora in conflitto con l’ONU sulla questione dei figli separati dai genitori].

Dunque, io sto in minoranza con Calabresi, fiero e convinto che il pendolo della storia farà ancora massacri di innocenti, ma, alla fine dell’oscillazione, ritornerà indietro e le emozioni muteranno.

Intanto, io non smetto di far appello alla ragione: il problema dell’immigrazione va risolto dal Consiglio europeo di fine giugno con la legalizzazione della cittadinanza europea per tutti gli europei degli Stati che l’accetteranno e con l’espulsione degli Stati che non la vorranno e si rifiutano di ricevere gli immigrati di ogni tipo.

Faccio appello al premier Conte: provveda a far riconoscere l’italianità dei nati in Italia, rimasta ferma come progetto di legge della passata legislatura. Alzi la voce, se vuol essere l’avvocato del popolo come ha detto.

Incassi questi consensi immeritati e intanto risolva il problema; in Europa spingendo per la cittadinanza unica e promuovendo la guardia costiera europea unica.

Qua da noi, faccia il premier non l’impiegato mogio agli ululati del lupacchiotto.

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