La pesca ha un'alta mortalità, le più recenti stime sono di 32.000 morti l'anno. Stiamo parlando un lavoro usurante e come tale va riconosciuto. I governi che sino succeduti finora non lo hanno fatto.
Mi impegnerò personalmente con il novo governo affinché si ponga fine a questa situazione iniqua e discriminatoria verso un comparto così importante per il nostro paese".
Lo dice l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle Rosa D'Amato, che aggiunge: "Molte volte i pescatori trascorrono lunghe stagioni isolati in mare, senza la possibilità di ricevere assistenza medica, lavorando senza contratto e con fatica accumulata. Se non è un lavoro usurante questo non so quale altro possa esserlo. Occorre pertanto una tabella delle malattie professionali conseguenti a tale attività e l'introduzione di un ammortizzatore sociale stabile e duraturo".
Tornando al monito dell'Onu, D'Amato punta il dito contro quei paesi dove le condizioni di lavoro dei pescatori sono aggravate da fattori come "la rappresentanza limitata dei sindacati, lo sfruttamento dei migranti, il lavoro minorile o il traffico illegale di persone. Tali paesi spesso esportano nell'Ue e il loro pesce finisce sulle nostre tavole. All'ingiustizia subita dai lavoratori di quesi paesi si aggiunge la concorrenza sleale nei confronti dei nostri pescatori. Tutto cio' è inaccetabile e anche su questo è necessario un impegno del governo in Europa per fermare gli accordi commerciali con paesi terzi che non rispettano i diritti dei lavoratori".
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