Scrive l’On Tonelli: “La morte di una persona è sempre un fatto doloroso e una sconfitta per la società ma oggi è stata resa giustizia ai tre carabinieri disumanizzati dal "processo mediatico" con la sola colpa di servire il Paese e la brava gente - lo afferma Gianni Tonelli deputato della Lega -. I processi - prosegue Tonelli - devono celebrarsi nelle sedi giudiziarie e non sul circuito mediatico ove gli appartenenti alle forze dell'ordine non possono difendersi. Le norme delle singole amministrazioni vietano agli operatori in divisa di intervenire pubblicamente e il "processo mediatico" si trasforma in un barbaro tiro al piccione, soprattutto quando "l'accusa pubblica", sapientemente e cinicamente veicolata, può contare sui supporter del partito dell'Antipolizia, estremamente influenti sul circuito mediatico e politico-istituzionale. La Suprema Corte di Cassazione ha, di fatto, con questa sentenza, riportato le dinamiche processuali all'interno del proprio alveo naturale e preso le distanze con una prassi di totale inciviltà giuridica. Pretendere di condizionare l'opinione pubblica allo scopo di operare una indebita pressione sull'Autorità Giudiziaria - conclude - è assolutamente disdicevole e rappresenta la negazione del diritto di difesa e una involuzione del processo di civilizzazione culturale.”
"Finalmente la giustizia ha messo la parola fine a questa triste vicenda che ha visto coinvolti per anni tre carabinieri" commenta così Stefano Paoloni segretario generale del Sindacato Autonomo di polizia (Sap), la notizia dell'assoluzione dei tre carabinieri coinvolti nel caso giudiziario relativo alla morte di Riccardo Magherini.
"Ancora una volta - continua Paoloni - torniamo a sottolineare quanto sia importante che i processi si svolgano nel loro alveo naturale, ovvero i tribunali e non la piazza mediatica. È grande la soddisfazione per il lavoro della Magistratura, ed esprimiamo solidarietà ai colleghi che per anni hanno dovuto subire un difficile processo con conseguente gogna mediatica. Fortunatamente - conclude - la giustizia trova riscontro nei veri Tribunali e non sui giornali. Per tutte le forze dell’ordine servono Garanzie Funzionali che possano meglio tutelare gli operatori della sicurezza, garantendo i cittadini. Prime tra tutte le telecamere sulle divise, sulle auto di servizio e negli ambienti in cui operiamo. La telecamera è uno strumento di verità e trasparenza ed inibisce, tra l’altro, chi tenta di strumentalizzare l’operato delle forze dell’ordine e chi non è alla ricerca della verità”.