ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 19 Febbraio 2019 09:05

"Il caso è chiuso, il governo va avanti, ci sono tante altre cose da fare"

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Gli iscritti del M5s hanno detto no al processo a Salvini e Luigi Di Maio non nasconde la soddisfazione:  "Se sul caso Diciotti fosse uscita l'altra linea avrei portato avanti quella perché in M5s lasciamo spazio alla democrazia"

 "Nessuna forza politica ha mai fatto decidere su decisioni importanti i propri iscritti. Noi abbiamo fatto decidere i nostri iscritti, lo facciamo da anni. I nostri iscritti decidono e noi portiamo avanti quella linea. Se sul caso Diciotti fosse uscita l'altra linea avrei portato avanti quella perché in M5s lasciamo spazio alla democrazia. Se lo avessero fatto in passato le altre forze politiche ora non starebbero all'opposizione. È stato un grande momento di discussione".

Al termine dell'assemblea congiunta M5s, il vicepremier Luigi Di Maio non nasconde la soddisfazione per il risultato della votazione online sul caso Diciotti. "Questo caso è chiuso. Ora pensiamo alla riorganizzazione del Movimento. Ci sono tante altre cose fa fare per il Paese. Il governo va avanti, come tanti italiani ci chiedono. Ad aprile c'è da far partire il reddito di cittadinanza e ci sono da fare tante altre cose".

I militanti del M5s hanno dunque detto no all'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il 59,05 ha risposto Sì al quesito, dicendo di fatto no al processo.

"Le votazioni sul caso Diciotti si sono chiuse alle 21.30 di lunedì sera. La partecipazione, sin dalle prime ore, è risultata particolarmente alta. Hanno votato 52.417 iscritti. La votazione odierna entra nella storia di Rousseau per essere stata quella con il maggior numero di votanti di sempre in una singola giornata. Un record. E ciò conferma l'importanza dei principi di democrazia diretta all'interno del MoVimento 5 Stelle". Così sul blog del Movimento 5 stelle si annunciano i risultati della votazione online.

"Relativamente alla risposta: 'Si, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere negata l'autorizzazione a procedere' hanno votato 30.948 (59,05%)", mentre al 'No, non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere approvata l'autorizzazione a procedere' hanno votato 21.469 (40,95%).

"La maggioranza", conclude il post "ha pertanto deciso che il fatto è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere negata l'autorizzazione a procedere".

"Grazie a tutti i 52.417 iscritti che oggi hanno partecipato alla votazione online su Rousseau. Far votare i cittadini fa parte del nostro DNA, lo abbiamo sempre fatto come accaduto per il contratto di Governo, per la scelta dei nostri parlamentari o per i programmi. L'altissimo numero di votanti dimostra anche questa volta che Rousseau funziona e si conferma il nostro strumento di partecipazione diretta". Così Luigi Di Maio ha commentato a caldo su Facebook il risultato sulla vicenda Diciotti e su Matteo Salvini dopo il voto online.

"Con questo risultato - aggiunge - i nostri iscritti hanno valutato che c'era un interesse pubblico nella vicenda Diciotti e che era necessario ricordare all'Europa che c'è un principio di solidarietà da rispettare. Sono orgoglioso di far parte dell'unica forza politica che interpella i propri iscritti, chiamandoli ad esprimersi. Presto ci saranno votazioni anche sulla nuova organizzazione del MoVimento 5 Stelle".

Oggi si riunirà e voterà la Giunta per le immunità del Senato. Il relatore Maurizio Gasparri (Forza Italia) ha presentato una relazione contraria al processo. Spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, in un'intervista al Corriere della Sera: "Credo che i nostri parlamentari debbano rispettare la base", ma eventuali sanzioni ai senatori M5s che dovessero votare a favore del processo a Salvini saranno decise "eventualmente dagli organi preposti". Fraccaro ieri ha votato sulla piattaforma Rousseau: "Ho votato sì all'interesse pubblico e dunque no a al processo perché il vicepremier Matteo Salvini ha applicato sui migranti la linea condivisa da tutto il governo". 

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