Il Sindaco Rinaldo Melucci interviene sul caso del lavoratore colpito dal virus e chiede maggiore trasparenza nella comunicazione dei dati da parte dell’Asl. E sulla vicenda in un post pubblicato su Facebook da un assessore scrive in modo diretto lanciando un pesante appunto all’azienda.
Chiusura immediata ed urgente dello stabilimento arcelor mittal, oggi piu’ che mai per le condizioni di alto rischio contagio covid-19.
Il governo sposta al 2025 il termine della messa a norma degli impianti. La Corte Costituzionale aveva di fatto "chiuso un occhio" sul primo decreto salva-ILVA contando sul fatto che il completamento dell'AIA sarebbe stato compiuto nel 2015. Oggi invece vengono tollerati ben dieci anni di ritardo.
"L'accordo sottoscritto oggi tra ArcelorMittal e i commissari governativi deIl’ex-Ilva è una resa alla multinazionale. Le condizioni fanno pensare a una separazione consensuale più che a un piano industriale: ArcelorMittal ottiene una vantaggiosa penale di 500 milioni per un eventuale disimpegno.
In un'intervista a Repubblica, il presidente del Consiglio si dice fiducioso sulla permanenza di ArcelorMittal. Poi assicura che il governo non cadrà a gennaio
"ArcelorMittal non può chiudere e andarsene per ragioni economiche, occupazionali e ambientali e lasciando grossi interrogativi circa la gestione delle materie prime. Nella peggiore delle ipotesi va mantenuto il preriscaldo.
Pubblichiamo comuncato dei co-portavoce dei Verdi di Taranto Emilia Baldo e Mino Briganti: "La notizia dell’abbandono dello stabilimento di Taranto da parte di Arcelor Mittal coglie tutti di sorpresa …. O forse no!
"L'ennesimo colpo di scena nella vicenda dell'impianto siderurgico di Taranto conferma quanto sia stata approssimativa ed emergenziale la gestione da parte dei diversi governi succedutisi in questi anni di una delle più grandi vertenze ambientali ed industriali del nostro Paese.
La segnalazione da parte di ARPA relativa allo sforamento dei limiti di emissione non può che destare preoccupazione.
Pertanto, in attesa degli approfondimenti tecnici, è necessario far notare quanto importante sia l'argomento della immunità seppur parziale di cui dal 6 settembre gode il Gestore, poiché essa non deve in alcun modo evitare l'applicazione del principio di "chi inquina paga" né mettere lavoratori e cittadini in pericolo.
Oggi scade l'immunità totale regalata dal governo Renzi, ed inizia un nuovo percorso sanzionatorio che dipenderà dal rispetto del Piano Ambientale.
Non siamo affatto d'accordo neppure a una immunita parziale in quanto viola direttive europe ed è incostituzionale. Ma è comunque necessario precisare che anche quando riusciranno a dimostrare che eventuali violazioni dipendono dall'applicazione del Piano, sono comunque tutelate la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini con i mezzi a disposizione della pubblica amministrazione e degli enti locali.
È importante che gli enti di controllo approfondiscano i dettagli dell'accaduto, le motivazioni e gli inquinanti emessi al fine di tutelare la sicurezza nei luoghi di lavoro e la salute pubblica, permettendo a chi di dovere di emanare provvedimenti anche in urgenza.
Intanto il nuovo Governo si adoperi per rendere obbligatoria la Valutazione del danno sanitario preventivo e attuare la revisione dell' AIA, che, viste le condizioni
Eurodeputata del Movimento 5 Stelle