Dopo una modifica tecnica dello statuto del partito sono tornate a circolare le voci su una 'conta' in autunno 2022, ma la segreteria smentisce.
Documento di 16 partiti che stigmatizza la costruzione di una sorta di "Superstato europeo" che porterà - lamentano - a una crescente cessione di sovranità dei singoli Stati membri.
Le altre forze politiche, con in testa il Partito Democratico, guardano a quanto accade nella galassia M5s e mettono in guardia sulle ripercussioni che le fibrillazioni potrebbero avere sulla maggioranza di governo.
Il segretario del Pd a Porta a Porta chiarisce la sua posizione: "Credo che nessuno di chi ci sta ascoltando sia toccato, a meno che non ci stiano ascoltando Agnelli, Benetton o Berlusconi...”.
I cinque stelle chiedono la procedura d'urgenza per portare il testo in aula il prima possibile. Ma servirebbero tre mesi solo per le audizioni in commissione Giustizia al Senato. Più cauto il Pd, all'interno del quale convivono sensibilità diverse.
All'assemblea chiamata ad eleggerlo Enrico Letta aveva detto: "Un partito che lavora per correnti non funziona, dobbiamo superare questa sclerotizzazione".
"Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli" ha detto il premier dopo che il segretario Pd aveva proposto di aumentare dell'1% la tassa sulle eredità più consistenti per creare una "dote per i diciottenni".
Passi avanti fra dem e movimento 5 stelle per l'alleanza nel capoluogo campano. Sulla capitale affonda il coltello il leader di Italia viva. Per Renzi è un "fallimento". Intanto, resta aperta la partita di Milano.