Conclusa la riunione dei gruppi parlamentari di Azione e Italia Viva al Senato. Una frattura definitiva sembra per ora scongiurata e si guarda a una lista comune per le Europee.
Mentre si fanno sempre più velenosi gli scambi di accuse tra i leader di Azione e Italia viva, il gruppo dell'ormai fu Terzo Polo a Palazzo Madama va verso la separazione, che costringerebbe l'ex ministro nel Misto insieme ai rossoverdi.
Mentre si fanno sempre più velenosi gli scambi di accuse tra i leader di Azione e Italia viva, il gruppo dell'ormai fu Terzo Polo a Palazzo Madama va verso la separazione, che costringerebbe l'ex ministro nel Misto insieme ai rossoverdi.
Mentre si fanno sempre più velenosi gli scambi di accuse tra i leader di Azione e Italia viva, il gruppo dell'ormai fu Terzo Polo a Palazzo Madama va verso la separazione, che costringerebbe l'ex ministro nel Misto insieme ai rossoverdi.
Volano gli stracci anche se entrambi i leader sarebbero intenzionati a mantenere il silenzio sulla vicenda. Italia Viva intanto andrà a congresso.
Dopo la rottura volano gli stracci. Il leader di Azione, Carlo Calenda, e quello di Italia viva, Matteo Renzi, dopo il divorzio continuano a scambiarsi accuse sulla fine del Terzo polo. E il 'botta e risposta' va avanti senza esclusione di colpi. Comincia in tarda mattinata l'ex ministro Calenda, che chiede ai suoi di mantenere un "rigido silenzio stampa".
"Extra ecclesia nulla salus": le frizioni tra Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno avuto la conseguenza di smorzare l'effervescenza della corrente riformista del Nazareno, che chiede a Schlein un compromesso sui temi più controversi.
Il leader di Azione: "Se da due partiti non nasce un partito ma ne nascono tre significa semplicemente che vuoi tenerti le mani libere". E incalza l'ex premier "Il nostro progetto non può dipendere da una persona che per il 90% del suo tempo pensa ad altro."
"Nelle prossime settimane - annuncia nella sua Enews - andremo avanti con decisione insieme ad Azione sulla strada del partito unico". E prevede: "Sarà cruenta la battaglia a sinistra tra Schlein e Conte".
In serata la fiducia alla Camera, via libera all'alba della vigilia di Natale, poi il testo andrà al Senato. Stralciati i 450 milioni di euro ai Comuni per mancanza di coperture, resta la norma sui cinghiali. Meloni: "Si dovrà migliorare ma nessuna catastrofe". Schlein boccia il provvedimento: "Dilettantismo al Governo"
Il sorpasso è la principale evidenza nella Supermedia dei sondaggi politici di questa settimana. Fratelli d'Italia con il 29,1% dei consensi si conferma sempre di più il primo partito, avvicinandosi sempre più alla soglia psicologica del 30%.