Il primo ferito per i 'botti' di Capodanno a Napoli ha perso due dita della mano. Si tratta di un 51enne napoletano che e' stato soccorso dal personale del 118 nei pressi della stazione della Cumana di Agnano.
Lavoro incessante, sino alle prime ore di questa mattina (ieri ndr), per gli oltre 100 operatori AMIU impegnati nelle operazioni di pulizia e ripristino dopo la notte di Capodanno.
Ci siamo, ecco che fra poche ore si comincierà a sentire il martellante scoppiettio della stupidità, l'appello contro i botti si deve misurare con la realtà degradata.
Il primo ferito per i 'botti' di Capodanno a Napoli ha perso due dita della mano. Si tratta di un 51enne napoletano che e' stato soccorso dal personale del 118 nei pressi della stazione della Cumana di Agnano.
Lo scorso capodanno una foto - che fece lo scrivente al rientro a casa in Via Oberdan - mostrò un paesaggio tipo "Beirut dopo un attentato" un cassonetto roso al centro strada in mezzo a mille detriti e un albero, quello che piantò 6 anni fa il Corita, mezzo bruciato.
Grottaglie (Taranto) - Passata la festa gabbato lu Santo... E Gabbati anche gli animali dai botti di San Ciro sparati folkloristicamente come ogni anno nonostante una ordinanza vietasse i botti, ma solo quelli di Capodanno (ordinanza che peraltro non ha sortito alcun effetto se non quello contrario).
"Durante lo scorso Capodanno, a livello nazionale, gli incidenti dovuti all'esplosione dei botti sono stati 190 di cui 38 con ricovero in ospedale e 16 di grave entità. Molti sono stati causati da prodotti illegali.
Contro i Sindaci che, sulla base delle pressioni dal basso, emettono ordinanze contro i botti, è aperta la battaglia dei Prefetti che spinti dall’Anisp, associazione dei produttori dei fuochi pirotecnici invalidono le delibere comunali.
In una lettera al Sindaco Facente Funzioni del Comune di Roccaforzata il Meetup Roccaforzata 5 stelle invia una istanza per la spingere l’amministrazione ad emettere un ordinanza contro i botti delle festività natalizie.
I Carabinieri della Compagnia di Baiano, nel corso di appositi servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati inerenti le materie esplodenti e delle violazioni riguardo il commercio di articoli pirotecnici, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un 50enne del posto, ritenuto responsabile di abusivo commercio, trasporto e detenzione di materiale esplodente, e proceduto al sequestro di circa 600 chili di materiale pirico.
“Rabbia, sgomento e dolore per ciò che è accaduto a Modugno: morire sul lavoro dovrebbe non accadere più. Seguiamo con apprensione l’evolversi di quella che è una vera e propria tragedia, con la speranza che il bilancio delle vittime non si aggravi ulteriormente”.