“I sommersi e i salvati” è un libro di Primo Levi in cui si racconta di come i nazisti, per governare meglio i lager, creassero divisioni fra i reclusi sulla base di piccoli privilegi. Una cosa analoga rischia di accadere anche in Ilva con la procedura di Cigs.
"Nel dicembre del 2015 con un gruppo di attivisti tarantini del M5S presentammo un corposo esposto che riguardava anche la gravina Leucaspide, un’area protetta costretta a subire gli effetti produttivi dello stabilimento siderurgico dell'Ilva che ne stava determinando la distruzione e il deterioramento.
Vi ricordate quello che il ministro dell’economia disse sul caso Ilva? Che studiava le carte… e dopo il famigerato accordo con Mittal diventava il delitto perfetto, anche se implicitamente assolveva Calenda.
Riceviamo e pubblichiamo nota della prof.ssa Lina Ambrogi Mellepromotrice e prima firmataria di un ricorso collettivo alla CEDU e di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per la questione ILVA di Taranto Presidente del Comitato Donne e Futuro
La Valutazione Integrata dell'Impatto Ambientale e Sanitario degli Impianti Industriali, Strada Obbligata per Tutelare Ambiente e Salute.
“Addendum ambientale insufficiente.” L’incipit dell’articolo pubblicato sul sito della Lega Ambiente. Continua, tra polemiche e proteste e propose, la discussione in rete dopo l’avvio dell’era Mittel.
L’affaire Ilva – Continuiamo a pubblicare interventi, stavolta è Giancarlo Girardi, un ex lavoratore del siderurgico per trenta anni, nell'area a caldo, di cui 22 azienda di stato e 8 con Riva. Impegnato politicamente nel passato ed oggi sindacalmente nello SPI CGIL
Riceviamo e pubblichiamo integralmente comunicato stampa di Rifondazione Comunista a firma Eleonora Forenza, parlamentare europea GUE/NGL, Remo Pezzuto, segretario Rifondazione Comunista Taranto.
Col titolo «non è affatto giusto» un operaio Ilva, poeta e scrittore, forse fra quei 392 che hanno detto no all’accordo ovvero in quel 40% di astenuti, scrive una lunga nota su Facebook per la città di Taranto delusa.
"Hanno da poco aperto le urne elettorali e c'è una prevalenza massiccia del sì all'accordo Ilva. Sulle schede scrutinate sinora siano sul 92-91 per cento".