Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore Il benessere delle pecore mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Gesù chiuse gli occhi a Saulo per aprirli a Paolo, a me per aprirli nella fede. Di venerdì, giorno di morte del Signore, rimasto legato linguisticamente a Venere per gli scolarizzati ed a Nergal per chi va oltre, Ap.ru = ‘aproap sacroru’.
Gesù continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».
L’agnello di Dio,Come una pecora fu condotto al macello[1] e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca.
63. Gesù ha spigato con tutta semplicità che cos’è essere santi, e lo ha fatto quando ci ha lasciato le beatitudini (cfr Mt 5,3-12; Lc 6,20-23). Esse sono come la carta d’identità del cristiano[1].
Oggi, mercoledì, è un die [cuoree di Diodi] che si inserisce in modo chiastico nella catena del tempo: 18.04.18. Corrisponde con la riflessione di Gesù riferita da Giovanni:
Mangiare il pane. Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.[1]»
Sono le 4,50 di lunedì 16 aprile 2018. Sono partito bene[1] col benessere. Dio mi assiste.
L’AQUILA - Sono passati centosessanta anni da quella fredda mattina dell'11 febbraio 1858 quando, in un angolo remoto della Francia, nel dipartimento degli Alti Pirenei (l'antica Bigorre) una ragazzina di quattordici anni di nome Bernadette Soubirous esce in compagnia di una sorella minore e un'amichetta d’un anno più giovane, per raccogliere lungo un torrente che scende dai Pirenei legna da ardere e raccattare ossi di animali da vendere per qualche moneta.